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La macchina organizzativa degli Australian open di tennis alla fine ha optato per il dietrofront. I giocatori non vaccinati potranno competere a Melbourne ma dovranno prima completare 14 giorni di quarantena in hotel, secondo un’e-mail inviata dalla WTA ma non confermata dal governo australiano secondo il quale la questione non è stata ancora risolta. A rendere noto il contenuto dell’email del giornalista del New York Times Ben Rothenberg, che l’ha postata su Twitter, e contraddice precedenti dichiarazioni delle autorità che insinuavano che alle giocatrici non vaccinate non sarebbe stato concesso il visto.
Secondo quanto riportato i giocatori completamente vaccinati contro il coronavirus godranno di “completa libertà di movimento“, mentre quelli non vaccinati possono partecipare ma devono sottoporsi a due settimane di quarantena obbligatoria in hotel e sottoporsi a test regolari. Le regole si applicherebbero probabilmente anche al torneo maschile, lasciando la porta aperta al numero uno del mondo Novak Djokovic, che non ha mai voluto far sapere se sia vaccinato o meno, affinchè possa difendere il suo titolo al Melbourne Park a gennaio.
Il ministro dello sport dello stato del Victoria, Martin Pakula a Radio 3AW prende tempo: “Nessuna decisione è stata presa riguardo a come comportarsi coi tennisti non vaccinati in vista dei prossimi Australian Open”. “Non ci aspettiamo che la vicenda si risolva per un altro paio di settimane“, ha detto Pakula.
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