Fabio Fognini rimane l’unica pedina italiana agli Australian Open 2020. In seguito alle battaglie estenuanti che lo hanno visto uscire vincitore contro Opelka e Thompson, è arrivato un successo convincente, a 360 gradi, contro l’argentino Guido Pella. Il ligure ora è opposto ad uno dei giocatori più abbordabili rimasti in gara, seppur estremamente pericoloso: Tennys Sandgren a dividere l’azzurro dai quarti di finale, mai raggiunti in quel di Melbourne, e da un ritorno (virtuale) in top-10.
I PRECEDENTI – Sandgren, così come Fognini, ha dimostrato fin qui un ottimo tennis da fondo campo, ricco di variazioni e improvvise discese a rete. Un giocatore difficile da inquadrare tatticamente, capace di avere la meglio sul nostro Matteo Berrettini al secondo turno. Fabio proverà a vendicare il romano e a prendersi la rivincita da quel pesante ko a Wimbledon di qualche mese fa: in quell’occasione, l’ultimo precedente tra i due, il talento a stelle e strisce si impose in tre set. Negli head to head resta avanti il taggiasco grazie alle affermazioni in quel di Rio de Janeiro e Ginevra, entrambe datate 2018.
LA PROIEZIONE RANKING – La lotta per un posto in top-10 si fa sempre più agguerrita. Pochi punti distanziano i giocatori in corsa per una poltrona tra i primi dieci giocatori al mondo. Non sembra a rischio l’uscita di Matteo Berrettini, mentre è altamente probabile in caso di vittoria con Sandgren, il ritorno di Fognini. Con un eventuale successo nella notte, Fabio (attualmente undicesimo) scavalcherebbe Goffin, eliminato da Rublev, volando a quota 2580. Sventata la minaccia Roberto Bautista-Agut, anche lui estromesso al terzo turno. Ad insidiare il ligure, seppur distanti circa 200 punti, ci sono ancora Diego Schwartzman, Stan Wawrinka e proprio Andrey Rublev. Dunque la vittoria contro Sandgren potrebbe non bastare per la aritmetica top-10, ma sarebbe solo virtuale in attesa degli altri verdetti.
LE DICHIARAZIONI – Con alcune mai banali dichiarazioni, Fognini si è tolto un po’ di pressione dalle spalle, sottolineando la forza del suo prossimo avversario: “Sandgren è uno che non vale la classifica che ha, ha battuto Matteo, Querrey che serve parecchio bene. Parto favorito a livello di classifica ma penso sia una partita alla pari, spero di continuare a servire come sto facendo. È la sesta volta che arrivo agli ottavi di uno Slam? Sarà l’ora di fare qualcos’altro“.