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Novak Djokovic è stato indagato per aver dichiarato il falso, una volta atterrato a Melbourne. A riportarlo sono fonti del governo federale australiano, che spiegano come nel modulo vi fossero informazioni poco chiare. Il serbo sosteneva infatti di non aver viaggiato nelle due settimane precedenti al suo arrivo in Australia. Tuttavia, come si evince dai social, Nole ha trascorso le vacanze in Serbia, prima di spostarsi in Spagna, a Marbella, il 2 gennaio. Ciò che potrebbe salvare il numero uno del mondo è il fatto che, come da lui spiegato, la dichiarazione di viaggio sia stata completata da Tennis Australia per suo conto. Tuttavia Djokovic rischia grosso, in quanto dichiarare il falso, in Australia, può essere punito civilmente e fino ad un massimo di 12 mesi di reclusione. A gettare ulteriore benzina sul fuoco il silenzio del fratello Djordje, che non ha voluto rispondere alla domanda sugli spostamenti di Novak nonostante la positività al Covid-19. Una volta pervenuta la domanda, è stata infatti improvvisamente interrotta la conferenza stampa.
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