Jannik Sinner è una delizia per gli occhi: il numero 1 del mondo non ha alcun problema a liberarsi in tre set di Alex de Minaur, accedendo così alla semifinale degli Australian Open 2025. È la decima meraviglia dell’azzurro contro l’australiano, che si conferma una delle vittime preferite da Jannik: dieci scontri diretti e dieci vittorie per il classe 2001. Una prova dominante, chiusa in appena un’ora e 50 minuti con il punteggio di 6-3 6-2 6-1.
Esce di scena, invece, Lorenzo Sonego, protagonista di un’altra partita di altissimo livello in questa sua ottima partecipazione a Melbourne. Ben Shelton gioca un match molto solido sbagliando pochissimo nei primi due set. Il torinese rimane aggrappato al match con la solita tenacia ma alla fine paga qualche sbavatura al tiebreak del quarto set. Termina 6-4 7-5 4-6 7-6(4) dopo quasi quattro ore di gioco.
Sfuma, quindi, la possibilità di vedere il derby italiano nel penultimo atto: a sfidare Sinner sarà Shelton. Tra i due, il bilancio vede l’azzurro avanti per 4-1, con quattro vittorie consecutive dopo che lo statunitense si era aggiudicato il primo scontro diretto, nel 2023 a Shanghai.
La cronaca di Sinner-de Minaur
Sinner è molto efficace in risposta già a partire dai primi scambi, in cui sembra quasi “leggere” in anticipo i colpi dell’australiano per prepararsi di conseguenza. Solo qualche errore dell’azzurro con il rovescio permette a de Minaur di tenere il suo primo turno in battuta. Sinner appare sempre in comando nei turni in risposta, ed ecco che la prima svolta arriva già al quarto gioco. Un passante di Alex viene fermato a rete e così arrivano le palle break; Jannik passa al secondo tentativo dopo uno scambio lungo in cui il primo a sbagliare è il padrone di casa. Il numero 1 al mondo commette qualche sbavatura per lo 0-30, ma con il servizio risale e conferma il vantaggio. I game successivi sono una formalità per Jannik, che non rischia nulla.
Il secondo set si apre con l’immediato break a favore del campione italiano. de Minaur sbaglia di dritto (30-40) e poi ha la peggio in uno scambio a rete dopo essere stato chiamato all’avanzamento da una corta di Jannik. A causa di un errore di dritto, nel secondo game Sinner deve concedere la prima palla break all’australiano: dopo aver prolungato il game ai vantaggi, Sinner chiude i conti con una smorzata vincente sfruttando la posizione dell’australiano, lontanissimo dal campo. Un ulteriore break arriva nel quinto gioco, in cui de Minaur incappa in due gravi errori, prima di rovescio in diagonale e poi di dritto. Alla fine, Jannik piazza il break prendendo il comando dello scambio e chiudendo con il dritto.
Il terzo set è una formalità: Sinner ormai è in pieno controllo, mentre de Minaur è fortemente sfiduciato. Jannik si porta rapidamente sul 4-0 e chiude agevolmente una partita a dir poco dominata.
Lorenzo Sonego – Foto CHINE NOUVELLE/SIPA/2501201220
Sonego cede in quattro set a Shelton
Fin dai primi game è chiara la chiave tattica della partita, con Shelton che spinge fortissimo con servizio e dritto mentre Sonego prova maggiormente a spezzare il ritmo salendo spesso a rete. L’azzurro avrebbe anche diverse occasioni per strappare il servizio, ma si vede annullare tre palle break nel sesto game. La svolta, a questo punto, arriva nel nono gioco, quando Shelton si porta sul 15-40 e Sonego sbaglia di dritto. Il primo set dà ancora più fiducia a Shelton, i cui turni di servizio durano pochissimo grazie a una battuta che unisce potenza e precisione. Sonego lotta, come dimostra una volée che torna nel proprio campo, per quello che è uno dei punti più belli degli Australian Open.
Nel settimo gioco del secondo set arriva il break che appare decisivo a favore di Shelton, che però concede qualcosa e incappa in un inaspettato contro break da parte di Lorenzo. A sua volta, però, Sonego condisce un set ricco di alti e bassi con un altro passaggio a vuoto: nel game che poteva assicurargli il tiebreak, infatti, arriva un errore nello smash che vale il tiebreak dello statunitense, che poi non ha problemi a chiudere.
Il terzo set è diverso da tutti gli altri, è molto più rapido e senza colpi di scena. Sonego approfitta di questa situazione per ritrovare quella fiducia e continuità che era mancata fino a quel momento. Anzi, stavolta è Shelton a sentire la pressione e a commettere qualche errore insolito, tanto da concedere un’occasione importante proprio nel decimo game. Il piemontese legge molto bene la situazione e non si lascia scappare l’opportunità di fare suo il break che vale il set. Il quarto set sembra confermare quanto visto nel terzo, con un Sonego che appare in controllo contro uno Shelton in difficoltà. Dopo un’occasione per il break nel sesto gioco non sfruttate, però, è Sonego a concedere due opportunità nell’undicesimo. Il classe ’95 resiste e prolunga la contesa al tiebreak, dove ha la meglio il numero 20 del mondo.