Inizia con una bella vittoria il percorso di Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel torneo di doppio agli Australian Open 2025. La coppia azzurra ha superato senza troppi problemi il duo composto dai tedeschi Constantin Frantzen e Hendrik Jebens con il risultato di 6-3 6-4 in poco più di un’ora di gioco. Nel primo set Bolelli e Vavassori non rischiano di fatto nulla, assicurandosi il parziale grazie al break nel quarto gioco.
Il bolognese e il torinese, che hanno iniziato la stagione con il trionfo nell’Atp di Adelaide, si dimostrano molto solidi al servizio, con percentuali altissime sia di prima che di seconda, concedendo ai tedeschi un solo break nel secondo set sul 4-1. Un piccolo calo di concentrazione quando gli azzurri erano già avanti di due break, prima di chiudere la contesa. Al prossimo turno, Bolelli e Vavassori affronteranno Luciano Darderi e Diego Hidalgo, che invece hanno battuto Marco Bortolotti e Flavio Cobolli.
Le parole di Bolelli e Vavassori dopo la vittoria
Ai microfoni di SuperTennis, i due hanno raccontato le proprie sensazioni dopo il match odierno, sulla scia proprio del successo di Adelaide: “Lì abbiamo giocato quattro match molto buoni, negli ultimi due turni ci siamo salvati per un pelo ma siamo stati bravi a rimanere lì e a lottare. Nel doppio le cose possono girare in pochi secondi, con quelle regole, 40 pari e punto secco, due punti e può cambiare tutto. Avevamo giocato Adelaide come preparazione per gli Australian Open, aver vinto ci ha dato tanta fiducia. Abbiamo fatto delle belle partite, ci siamo allenati bene e oggi lo abbiamo dimostrato contro una coppia solida”, ha spiegato Bolelli. “L’obiettivo era fare tante partite, ma aver vinto, superando tra l’altro due tra le coppie più in forma del circuito, ci dà grande energia per iniziare la stagione. Inoltre, abbiamo superato la maledizione Arevalo/Pavic, lo scorso anno ci hanno fatto penare parecchio”, ha aggiunto Vavassori.
“Finale 2024 ci ha dato consapevolezza, vogliamo diventare i numeri 1”
Proprio da Melbourne, la coppia formata dal tennista bolognese e da quello torinese ha messo i primi mattoncini di una stagione che si è poi rivelata straordinaria, come successo un po’ per tutto il tennis italiano. Anche loro, infatti, hanno contribuito al 2024 magico del movimento azzurro conquistando due finali Slam, tra cui quella agli Australian Open, e tre titoli Atp, oltre a partecipare al bis della squadra della Coppa Davis. “Eravamo gli underdog – raccontano –, poi quelle vittorie e quel risultato (la finale di Melbourne, ndr) hanno cambiato la stagione. Ora arriviamo con una consapevolezza diversa e anche gli avversari entrano in campo guardandoci da un’altra prospettiva; sanno che dovranno fare un’ottima partita per impensierirci. Il nostro obiettivo è diventare la coppia numero 1 del mondo. Il nostro livello di gioco attuale è molto alto e cercheremo di portarlo sempre in campo; vinceremo e perderemo, il tennis è così, ma sappiamo che potremo sempre puntare al titolo. La nostra consapevolezza ora è quella”.
Vavassori: “Si può rendere il doppio sempre più popolare”
Vavassori, poi, ha commentato la sua recente entrata nel Players Advisory Council dell’ATP, in qualità di ‘ambasciatore’ dei doppisti, fissando alcuni obiettivi importanti: “Il mio primo focus è far sì che si faccia un lavoro più mirato anche sul marketing del doppio. È giustissimo mantenere la priorità sul singolo, ma anche il doppio ha molto da dare. Se ci fosse una visione di marketing e una strategia per poterlo vendere meglio, e se si riuscisse a far conoscere i protagonisti e le loro storie, credo si riuscirebbe a renderlo sempre più popolare”.
Il ruolo dei social
Il ruolo dei social, in tal senso, è fondamentale: “Possono essere un mezzo prezioso per far conoscere la nostra specialità, le nostre storie. Il doppio offre cose diverse rispetto al singolo e le innovazioni potrebbero sostenerci. La comunicazione tra i due giocatori, ad esempio, ipotizzando l’uso dei microfoni in panchina. Ce ne siamo resi conto lo scorso anno: la Federazione, attraverso i suoi social Fitp e SuperTennis, ci ha dato una spinta molto forte e abbiamo avvertito subito l’affetto del pubblico. È stato fatto un enorme passo avanti – conclude il torinese –, ma si può fare ancora molto e questo potrebbe essere il momento giusto. Il tempismo è fondamentale“.