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“Il break iniziale mi ha fatto molto male, anche se poi ho avuto l’opportunità di recuperarlo con uno 0-40, ma non ci sono riuscita. Non sono riuscita ad essere competitiva nei punti importanti della partita, alla fine questo ha fatto la differenza”. Questo è il bilancio di Qinwen Zheng dopo la sconfitta in finale agli Australian Open contro Aryna Sabalenka, capace di imporsi 6-3 6-2, in un’ora e sedici minuti di partita. Secondo la cinese – prossima numero 7 al mondo – l’aspetto mentale non c’entra: “In realtà ho avuto i nervi saldi, ma ho iniziato troppo lentamente, ci sono state delle opportunità all’inizio che non ho potuto cogliere. Ma se parliamo di gestione del nervosismo, penso di essere stata brava. La differenza con Aryna è che ha molte più armi, controlla il tuo ritmo molto più velocemente di altre giocatrici, questa è stata la differenza”, ammette riconoscendo i meriti di Sabalenka. Le motivazioni non mancano: “Devo lavorare di più sul mio tennis, su me stessa per riuscire a superare questo momento. Se perdi, c’è sempre qualche ragione dietro, quindi dobbiamo scoprire di cosa si tratta e tornare più forti per fare meglio la prossima volta. Ho avuto diverse partite dure lungo il percorso in cui sono stata in grado di rimanere competitiva anche nei momenti difficili, lottando fino a vincere la partita, pur non giocando il mio miglior tennis. Penso di poter imparare da questa sconfitta. Spero che la prossima volta sarò una tennista più forte”, conclude in conferenza stampa.
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