Carlos Alcaraz non fa sconti ed elimina dagli Australian Open 2024 il nostro Lorenzo Sonego. Dopo la pioggia caduta nelle prime ore della giornata, in quel di Melbourne torna a splendere il sole e quindi la Rod Laver Arena è senza copertura quando i due entrano in campo per il loro incontro di secondo turno. Dopo 3 ore e mezza di partita a imporsi è la secnda forza del tabellone, autore di una prestazione di altissima qualità al servizio, con il quale ha concesso le briciole al tennista piemontese, che non riesce ad eguagliare il suo miglior risultato nello Slam Down Under, risalente al 2022. Finisce con il punteggio di 6-4 6-7(3) 6-3 7-6(3) un match ben giocato da entrambi, con Alcaraz che ora attende il vincente di Nagal-Shang.
LA PARTITA – Sonego va in difficoltà già nel suo secondo turno di battuta del match, quando è costretto ad annullare un paio di palle break all’avversario. Tiene e sul 2-2 ne cancella anche una terza, ma l’allungo di Alcaraz è nell’aria e arriva sul 3-3, strappando il servizio a trenta e riuscendo a chiudere pochi minuti più tardi per 6-4.
Il secondo parziale è contraddistinto da un dominio dei servizi, con zero chance di break all’orizzonte e solamente un paio di games – uno per parte – che finiscono ai vantaggi. L’epilogo naturale non può che essere il tie-break, dove l’azzurro è molto propositivo e manda spesso fuori giri l’iberico. “Sonny” sale sul 5-1 e poi chiude per sette punti a tre, aggiudicandosi la frazione.
Alcaraz va sotto 0-30 nel gioco d’apertura del terzo set, ma rimonta con quattro punti di fila e sull’1-0 in suo favore è lui a trovare il primo break. Prosegue la sua solidissima performance alla battuta e cedendo soltanto 5 punti nei propri turni va a chiudere per 6-3 alla prima palla set a disposizione.
Anche nella quarta frazione il fenomeno di Murcia parte strappando il servizio all’allievo di Gipo Arbino, ma questa volta subisce anche la reazione da parte di “Sonny”, che alla quarta chance a disposizione si riprende il turno di battuta appena perso. Il set prosegue senza particolari sussulti verso il secondo tie-break del match. Questa volta lo spagnolo non regala nulla, parte a mille con un passante che lo porta avanti di un minibreak e nonsi volta più indietro: finisce sette punti a tre.