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“Per me significa molto aver battuto Djokovic, ma il torneo non è finito: domenica c’è una finale. Sapevo che oggi era una semifinale e che non avrei vinto il torneo. Quindi non vedo l’ora che arrivi domenica per vedere cosa succederà“. Così in conferenza stampa Jannik Sinner, capace di raggiungere a Melbourne la prima finale in carriera in un torneo dello Slam grazie al successo ai danni di Novak Djokovic. “Quando giochi contro di lui sei consapevole che sarà una partita difficile, specialmente negli Slam, che è diverso. È stata dura, soprattutto nel terzo set, ma fortunatamente tutto è andato bene e sono molto contento – ha proseguito l’azzurro, analizzando poi il match – Non è stato facile ripartire dopo il match point sprecato nel terzo perché ero molto vicino e all’improvviso c’era nuovamente molta strada da fare. Ma d’altra parte mi sono seduto e ho provato a pensare che ero ancora avanti. Ho provato a iniziare il quarto set nel migliore dei modi e poi ho continuato con il piano che avevo“.
Sinner ha poi proseguito: “E’ una bella sensazione quando vedi di essere in grado di battere un giocatore del genere. È stato un privilegio poter giocare a novembre tutte quelle volte perché ti alleni anche con lui, anche poi ogni partita è diversa. Negli Slam, in particolare, la mentalità è differente, perciò ho cercato di giocare il più rilassato possibile“. Sulla brutta prestazione di Djokovic, invece: “Nei primi set ho notato che non colpiva la palla come fa di solito. Inoltre non si muoveva bene e sembrava meno concentrato del solito, ma è il numero 1 e devi essere preparato a tutto. È anche il migliore di tutti in risposta ma non ha avuto nemmeno una palla break, queste statistiche erano insolite per lui“.
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