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Giornata di interviste e dichiarazioni per Jannik Sinner, che è intervenuto ai microfoni del TG1 dopo il trionfo all’Australian Open. “Quando ero sotto due set a zero ho pensato che almeno dovevo fare la partita, non potevo farla andare così veloce, ho pensato a tutte le persone che la stavano guardando. Io vi ringrazio, gli avversari ormai mi conoscono, mi vogliono battere e devo essere preparato. Per il momento siamo contenti, ci metteremo sotto con il lavoro”, ha spiegato il n°4 del ranking ATP. Jannik è poi tornato a parlare dei suoi genitori, ai quali aveva dedicato un pensiero anche durante la cerimonia di premiazione: “I miei genitori sono straordinari, mi hanno insegnato valori molto importanti, soprattutto fuori dal campo. Non vedo l’ora di rivederli e di abbracciarli. Non ho mai parlato in modo così aperto di loro, a loro non piace essere sui social – ha aggiunto il tennista italiano – Ho aspettato un momento speciale della mia carriera per far notare una cosa secondo me bella”. Sinner ha svelato che “un anno mi sono detto ‘non voglio più giocare così tanto a tennis, sto più attento allo sci’, e loro mi hanno detto che non c’erano problemi, che finché ero felice andava tutto bene. Dopo una sconfitta a tennis mi dicono che non è successo niente, che è solo una partita, la pressione che loro mi tolgono è enorme”
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