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Una brutta sconfitta per Matteo Arnaldi, non per l’epilogo del match anche pronosticabile contro un top-10 come De Minaur, ma per un passivo davvero pesante con solamente sei games conquistati nel secondo turno degli Australian Open. “Non c’è molto da dire sulla partita, sono abbastanza deluso di come ho giocato, non credo di essere entrato in campo oggi. Non ero presente e credo che si sia visto. Sono entrato un po’ in partita verso la fine del terzo set, ma niente di speciale”, ha ammesso Arnaldi in conferenza stampa. “Penso mi sia capitato una volta nella mia vita di giocare una partita del genere – analizza il sanremese -. Però succede, magari non vuoi che succeda al secondo turno di uno Slam, magari sul campo centrale”.
Arnaldi dopo più di un mese in Australia ora deve guardare al futuro: “Ho degli obiettivi come tutti i giocatori. Questi tre tornei in Australia non sono andati come speravo, per carità non ho giocato male, però avevo altre aspettative rispetto a com’è andata. Ci sarà da lavorare ancora di più e cercare di imparare da questo inizio di stagione”. Un po’ di pausa e poi un’altra lunga trasferta: “Gioco Delray Beach, Los Cabos, Acapulco e poi faccio Indian Wells e Miami per continuare sul cemento: questa è l’idea, un paio di mesi negli Stati Uniti”.
Un 2024 che è anche anno Olimpico: “Le Olimpiadi credo siano sottovalutate, nel senso che per noi magari non è il torneo più importante, ma fa sempre piacere giocarle. Sarebbe la prima volta per me, quindi sarebbe una cosa importante”.
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