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Fastastico Andrey Rublev sulla Rod Laver Arena: il ragazzo spesso definito fragile, mentalmente e psicologicamente, ha invece smentito tutti – forse anche se stesso – vincendo una battaglia incredibile contro il terribile Holger Rune. Il numero 6 del mondo, che era stato in vantaggio 2 set a 1, ha recuperato uno svantaggio di 5-2 nel quinto set, cancellato due match point sul 5-6 e ha poi rimontato da 0-5 nel tiebreak decisivo, ottenento il successo grazie al punteggio di 6-3 3-6 6-3 4-6 7-6. Il moscovita raggiunge, così, i quarti di finale degli Australian Open, stadio che per lui si è sempre rivelato insormontabile negli Slam: egli, infatti, è sempre uscito sconfitto nelle 6 precedenti apparizioni tra i migliori 8 di un Major, proprio come accaduto la scorsa stagione al Roland Garros (battuto da Marin Cilic) e agli US Open (eliminato da Frances Tiafoe).
Per conoscere il suo prossimo avversario, Rublev dovrà attendere la fine del match tra Novak Djokovic e Alex de Minaur, ma nel frattempo potrà sorridere guardando il ranking: a partire da lunedì 30 gennaio, occuperà uno dei primi 5 posti della classifica mondiale.
Prosegue, nel frattempo, la corsa sa sogno di Ben Shelton, il 20enne americano che sta viaggiando per la prima volta nella sua vita al di fuori dagli Stati Uniti: lo statunitense sta sfruttando alla perfezione un tabellone che, fin qui, non gli ha presentato di fronte alcun top player e, dopo aver avuto la meglio di Zhizhen Zhang, Nicolas Jarry e Alexei Popyrin, ha sconfitto anche JJ Wolf per 6-7 6-2 6-7 7-6 6-2, non cedendo la battuta durante tutto il corso dell’incontro. Nel live ranking, Shelton è numero 43, ma ciò che più conta sarà la possibilità di giocarsi per la prima volta un quarto di finale Slam.
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