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Novak Djokovic è leggenda! Il serbo, a un anno esatto da quella deportazione che per molti voleva dire fine del suo successo, batte Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6-3 7-6 7-6 e conquista il titolo degli Australian Open per la decima volta in carriera, trofeo fatto suo in tutte le ultime 4 edizioni a cui ha preso parte. Nel 2019 Nadal, poi Thiem, Medvedev e ora Tsitsipas: ci hanno provato tutti a togliergli la corona dalla testa, non ci è riuscito nessuno. Per lui, si tratta del titolo Slam numero 22, il che gli permette di raggiungere Rafael Nadal come primatista assoluto di questa classifica. E non è tutto: Djokovic tornerà numero 1 del mondo ed è già certo di rimanerci almeno fino alle settimana numero 378, quando supererà Steffi Graf e diventerà il tennista per più di tempo di tutti in vetta al ranking nella storia, considerando sia il maschile che il femminile.
L’inizio di Djokovic è convincente: il 9 volte campione degli Australian Open tiene la battuta a 15 nel primo game e poi costringe Tsitsipas ad annullare subito due palle break, con il greco che però si fa trovare pronto. Non accade lo stesso quando, avanti 2-1, il serbo mette nuovamente pressione sulle spalle del numero 4 del mondo. Questa volta il break arriva e, dopo un turno di servizio a 30, il vincitore delle Nitto ATP Finals si invola sul 4-1. Da questo momento, la gestione di Djokovic è magistrale e i suoi turni di battuta una passeggiata, fino al 6-3 che matura dopo 37 minuti di show.
La seconda frazione è di altissima qualità e i due giocatori alzano il livello sempre più con il passare dei minuti. Tanti i 15-30 nei game di battuta del greco, che in un paio di circostanze è anche costretto a salvarsi ai vantaggi. Stessa situazione anche per l’ex numero 1 del mondo, che addirittura deve fronteggiare – con un successo – un set point sulla situazione di 4-5 30-40. Tanti scambi affascinanti, vincenti che piovono da un lato e dall’altro, tensione che sale alle stelle, pubblico in visibilio. Stiamo assistendo al meglio che il tennis mondiale maschile possa offrirci. Alla fine è un tiebreak a decidere le sorti di questo set: qui, la pressione si fa sentire sulle spalle dei due contendenti e qualche errore da una parte e dall’altra rende il tiebreak da montagne russe. 4-1 Djokovic, poi 4-4, infine 7-4 per il 35enne di Belgrado: 6-3 7-6 dopo 1 ora e 48 minuti.
Il terzo parziale si apre con un break di Tsitsipas, ma Djokovic si fa immediatamente trovare pronto per piazzare il controbreak e non permettere al suo rivale di scappar via, guadagnando fiducia. Da quel punto in avanti, i turni di servizio scorrono via rapidi, nessuno vuola concedere al suo avversario un solo centimetro. Il livello è tornato smisuratamente elevato e gli scambi sono quasi tutti meritevoli di un posto negli highlights. Sotto 4-5, Tsitsipas si trova a due punti dalla sconfitta sul 30-30, ma due punti consecutivi gli consentono di non capitolare. Djokovic, nel frattempo, è un rullo compressore alla battuta e non lascia al greco nemmeno il tempo di respirare con il suo rovescio incrociato. Alla fine, è ancora tiebreak e a vincerlo è sempre lui, in questo caso per 7 punti a 5. 6-3 7-6 7-6 dopo 2 ore e 55 minuti di lotta, è Novak Djokovic il campione degli Australian Open.
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