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Australian Open 2022, Nadal scrive la storia: rimonta Medvedev e supera Djokovic e Federer

Rafael Nadal
Rafael Nadal - foto Ray Giubilo

Rafael Nadal ha trionfato agli Australian Open 2022, superando Daniil Medvedev mediante il risultato di 2-6, 6-7(5), 6-4, 6-4, 7-5 sul cemento outdoor della Rod Laver Arena. Presso il prestigioso Centrale di Melbourne, l’iberico ha mostrato al meglio lo status da pluricampione Slam, piegando il fresco vincitore degli Us Open; moscovita assolutamente e indubitabilmente dominante nel contesto del primo parziale, mentre sofferente e sempre in ricorsa nel secondo set, seppur vinto. Terzo, quarto e quinto set con Nadal in versione robot, anche dal punto di vista puramente fisico; Medvedev affaticato e man mano arrendevole, mentre iberico straripante e abile nel trovare energie proprio quando sembrava potesse esserne a corto. Nadal ha ottenuto il ventunesimo titolo Slam in carriera, record all-time, superando i rivali Roger Federer e Novak Djokovic, fermi a venti affermazioni.

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L’INIZIO

Primo set chiaro sin dall’alba del suo sviluppo, con Nadal in evidente difficoltà al servizio e Medvedev invece solido con la prima e velenoso in risposta. Primi due turni di servizio mantenuti ai vantaggi dall’iberico, con più di qualche difficoltà nel gestire le risposte profonde dell’avversario e soprattutto gli scambi prolungati; energie carenti per il fenomenale maiorchino dopo gli ultimi faticosi turni, ma mentalità da campione e 2-1. Medvedev ha continuato a martellare con la battuta e, dopo appena 5 game, ha messo a segno il primo vero strappo rilevante: break a 0 e 3-2.

Il moscovita ha messo in pratica un forcing offensivo sensazionale, producendo un tennis sempre più accorto e pungendo nei momenti giusti a discapito di un Nadal assolutamente sotto grande pressione. Fuga definitiva del classe ’96 di Mosca al termine del settimo game, nuovamente ottenuto a 0, con epilogo sfavorevole al maiorchino; super passante in cross di Medvedev con il dritto e Nadal non è riuscito a gestire il colpo nei pressi della rete: 5-2. Chiusura di parziale sul velluto per il russo, mai domo con la prima in campo e collezionatore seriale di ace e servizi vincenti per il 6-2.

RUSSO IN CONTROLLO

Secondo set molto differente dal precedente per evoluzione specifica e vérve espressa dai due giocatori in campo, finalmente equivalenti dal punto di vista del tennis espresso. Nadal ha messo in atto uno strappo rilevante nel quarto game, dopo aver gestito senza troppa fatica i game al servizio precedenti, già una notizia; break iberico favorito da tre errori nel medesimo gioco del moscovita, in confusione nel gestire le molteplici e insidiose variazioni di un Nadal realmente mai domo: 3-1. Contro-reazione e…contro-break russo al termine del settimo game: lungolinea di dritto conclusivo del tennista di Mosca a mandare fuori giri l’avversario e garantirsi il 4-3.

Nuovo e sorprendente guizzo nadaliano nell’ottavo e potenzialmente decisivo game; pluricampione Slam sempre più convincente con diverse soluzioni da fondocampo, anche in taglio: smorzata finale sublime, Medvedev in equilibrio precario e 5-3.  Il russo non ha però gettato la spugna, come da indole, attuando un secondo contro-break nel nono game; un set point sfumato per un impreciso Nadal nei momenti importanti ed errore di dritto a chiudere le danze del maiorchino, dopo un forcing difensivo dell’opponente. Parziale trascinato al tie-break, con Nadal avanti di un mini-break sino al 5-3; rimonta russa a suon di accelerazioni solide da fondocampo, sino al definitivo 7-5. Match quasi in cassaforte per quanto visto in campo.

LA SCINTILLA

Terzo set iniziato con lo stesso agonismo sopra la media che ha caratterizzato il frangente concluso in precedenza; Nadal immediatamente rinvigorito e martellante con il dritto, seppur sempre facendo grande fatica durante i propri turni di servizio. Medvedev invece sempre autorevole con la prima in campo, sebbene abbia concesso più del dovuto nel corso del secondo game del parziale di riferimento; qualche incertezza di troppo in manovra per il moscovita e palla break nadaliana, annullata e convertita in game primariamente grazie a un errore in palleggio di Nadal con il rovescio e successivamente con un bis di ace: 1-1.

Dopo un sostanziale equilibrio inziale, sesto game spartiacque: 0-40 rapidamente imbastito da Medvedev sul 3-2 in suo favore e ghiotte chance per la definitiva fuga. Nadal ha annullato la prima, la seconda…e anche la terza palla break facendo leva sulla varietà del suo repertorio di colpi; iberico abilissimo dal punto di vista puramente strategico e letale con il dritto in avanzamento, così come inscalfibile nei pressi della rete: 3-3. Medvedev ha certamente accusato lo svolgimento del game appena descritto, perdendola pazienza e praticamente il set in seguito al break nadaliano nel nono gioco; incomprensibile e imperdonabile errore del russo nei pressi della rete, tentativo di smorzata goffamente al vento: 15-40. Nadal ha approfittato della situazione, facendo male subito dopo con un rovescio lungolinea esteticamente splendido. Ultimo turno di battuta gestito da campione vero dal maiorchino, nuovamente in pista grazie al 6-4.

LA SVOLTA 

Quarto set con ritmo esaltante, seppur contraddistinto da un calo di ritmo evidente da parte di Medvedev, quasi sulle gambe in determinate circostanze. Prima svolta al termine del terzo game, con Nadal prevalente grazie all’arma meno attesa: il rovescio, giocato meravigliosamente incrociato, ma anche e soprattutto lungolinea. Il moscovita ha tentato di togliere le castagne dal fuoco con le sue prime vincenti, sebbene proprio la battuta, a lungo andare, lo ha tradito: doppio fallo e 2-1 iberico. Medvedev evidentemente in preda a un calo fisico, ma comunque battagliero e determinato; quarto game e difatti contro-break in favore del russo, anch’egli bene con il proprio rovescio, specialità della casa, con Nadal a soccorrerlo con un errore di dritto lungolinea: 2-2.

Nuovo giro, nuove emozioni e Nadal sempre fenomenale: quinto game e strappo ulteriore dello spagnolo, questa volta decisivo. Palla corta strategica del maiorchino e passante stretto vincente di conseguenza; colpi straordinari dello spagnolo e 3-2. Due chance per rientrare nel parziale per Medvdedev nel corso dell’ottavo gioco: servizio Nadal, tre gravi errori del tennista di Manacor e 15-40. L’iberico ha però rialzato la china, mostrato tutte le sue soluzioni tecniche e chiuso il parziale ai vantaggi. Turno di battuta del decimo game assolutamente dominato con servizio e dritto, chiuso appunto con una prima esterna per il 6-4.

L’EPILOGO

Quinto set con approccio migliore di Medvedev rispetto a quanto visto nel parziale precedente; il russo ha nascosto le proprie carenze fisiche accorciando gli scambi con servizio e dritto, anche se il rovescio è stato il colpo in più nei momenti di difficoltà. Primo game immediatamente complesso per l’atleta di Mosca, con palla break iberica sul 30-40; passante di dritto in corsa di Nadal e ghiotta chance per comanda anche nel frangente decisivo. Collezione di prime da parte di Medvedev, il quale, con grande personalità, ha ottenuto il primordiale gioco accumulando fiducia: 1-0. Reazione repentina di Nadal e secondo game a 30 senza troppi problemi, così come esente da grattacapi lo stesso russo nel terzo gioco: turno di battuta a 0, con un ace al centro come ciliegina sulla torta per il 2-1.

Un Nadal on fire ha letteralmente disegnato la prima vera fuga del parziale nel quinto game, grazie al suo dritto spaziale. Nella circostanza di una palla break ai vantaggi, accelerazione di dritto da parte di Medvedev e replica con lo stesso fondamentale dell’iberico in corsa: colpo da sogno e 3-2. Complicatissimo sesto game al servizio per Nadal, con tre palle break guadagnate da un Medvedev deciso nel voler rientrare in corsa e mai davvero consideratosi sconfitto; ognuna delle palle break è stata annullata dal maiorchino con la stessa modalità: prima esterna da sinistra. Chiusura di game soft per Nadal, risolutivo con uno smash dopo una solida prima…guarda caso esterna: 4-2.

Medvedev ha provato a tenere i denti stretti e mantenuto il turno di battuta successivo a 0; guizzo imprevedibile del russo nel decimo e potenzialmente decisivo game: break inatteso, in rimonta dal 30-0 e servizio iberico. Classe ’96 abile a offrire sempre una palla in più a un nervoso Nadal, più volte caduto in errore. Nuovo break nadaliano però nel game successivo, a discapito di un Medvedev semplicemente sulle gambe; maiorchino perfetto durante il turno di battuta del dodicesimo game e 7-5 storico.

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