Matteo Berrettini è stato intervistato in campo da Jim Courier dopo la sua incredibile vittoria contro Carlos Alcaraz al terzo turno degli Australian Open 2022. Un successo maturato al super tie-break, dopo che l’azzurro era avanti due set a zero: “Un super tie-break va giocato con il cuore, non importa se sei stremato. Alcaraz è giovane, ha un bellissimo gioco e vincerà tante partite come questa. Fisicamente è molto forte, non ha punti deboli. Mi ha costretto a giocare il mio miglior tennis“. Il numero uno d’Italia ha poi continuato ad elogiare lo spagnolo: “È impressionante, oggi ha mostrato il suo potenziale e potrà solo migliorare. Alla sua età io non avevo punti ATP“.
BERRETTINI AGLI OTTAVI: AVVERSARIO, DATA E DIRETTA TV
MONTEPREMI QUALIFICAZIONI
In merito al match, il tennista romano ha detto: “Mi sentivo in fiducia nel terzo set, credevo di avere la partita in pugno. Nel quarto mi mancavano le energie. A inizio quinto ho pensato solo a lottare”. Infine, sul problema alla caviglia: “In ogni partita sembra mi debba succedere qualcosa, ma vado avanti. Forse c’è qualcuno che mi fa i riti voodoo con una bambolina. Comunque non è niente di grave, continuerò a lottare. Una partita di livello molto alto, che stavo dominando in termini di punteggio. Lui è stato bravo a stare agganciato e a sfruttare le opportunità che gli ho concesso. Gioco parecchi tie-break e tanti punti importanti, per me è importante essere aggressivo. Dedica sulla telecamera? Ho citato una canzone che ho ascoltato stamattina e il nome di un ragazzo che ha giocato la Serie A con me, Riccardo, glielo avevo promesso. La preparazione mentale è stata importante, è un lavoro che facciamo a distanza da tanto tempo; sono entrato in campo con l’atteggiamento giusto. Avevo studiato Alcaraz, mi aspettavo una sua partenza forte, come accaduto. Ho tenuto duro, mi sentivo bene. Ho preparato bene la partita in tutti i sensi, mentre lui è migliorato con la prima palla di servizio”.