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“Credo che anche io, come voi, non ho visto la palla per lunghi tratti. Ho perso il conto degli ace che mi ha fatto (18, ndr). È stato un match duro, ma ne ero a conoscenza, Kevin è un gran giocatore con un servizio esplosivo. Anche io mi aspettavo di servire bene per contrastarlo, mi auguro che la partita vi sia piaciuta. Set point del secondo parziale?Kevin era pronto per giocare una volée bassa, ovviamente il nastro ha fatto impennare la pallina. Per fortuna non ho un rovescio così preciso da colpire il nastro volontariamente sul set point. Perché mi sono scusato? Dovresti chiederlo a mia madre, mi ha insegnato l’educazione. Quando vinci un punto così, è normale scusarsi. Con una mano festeggiavo il punto per la sua importanza, con l’altra chiedevo scusa“. Queste sono le considerazioni di Matteo Berrettini, esternate al termine del match con Kevin Anderson, valido per il primo turno degli Australian Open 2021. L’azzurro ha sconfitto il sudafricano per 7-6(9), 7-5, 6-3, a conclusione di una disputa tutt’altro che agevole da disputare, soprattutto considerando l’efficacia al servizio del due volte finalista Slam. Berrettini ha superato un ostacolo imponente, beneficiando della propria forma fisica straripante, unita a un rendimento al servizio devastante, così come un dritto sempre più incisivo.
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