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Fabio Fognini e Matteo Berrettini hanno lanciato dei segnali importanti, al termine del primo turno degli Australian Open 2021. I due azzurri hanno dimostrato che l’exploit in Atp Cup possa essere considerato soltanto l’inizio di una stagione ricca di colpi di scena, gioie, magari imprevisti, molto probabilmente successi. Fognini ha superato senza problemi la concorrenza di Pierre-Hugues Herbert, sconfitto in tre set mediante il punteggio di 6-4, 6-2, 6-3. Berrettini, invece, ha domato in tre parziali Kevin Anderson, chiudendo per 7-6(9), 7-5, 6-3.
Il ligure non ha neutralizzato semplicemente un grande servitore, ma un tennista insidioso a 360°, abile a rete e potenzialmente devastante da fondocampo. Dopo l’affermazione contro la bestia nera Pablo Carreño-Busta, Fognini ha acquisito la consapevolezza di poter superare chiunque abbia di fronte, in una stagione inusuale e folle, proprio come il gioco del ligure stesso. Berrettini ha dimostrato solidità, autorevolezza, cinismo: caratteristiche ritrovate dopo un 2020 opaco, ai danni del gigante sudafricano, due volte finalista Slam sul veloce. Il romano ha voglia di riprendersi ciò che ha perso nel corso di un’annata sfortunata, con gli interessi.
Da non sottovalutare i successi Lorenzo Sonego e Salvatore Caruso. Il piemontese ha superato agevolmente un bombardiere come Sam Querrey, non esattamente in stato di grazia, in tre duri set (7-5, 6-4, 6-4). Il siciliano non ha lasciato scampo a Herni Laaksonen, imponendosi nettamente per 6-2, 6-4, 6-3. Prova del 9 per Sonego e prova di maturità per Caruso, entrambe superate a pieni voti. I risultati convincenti degli azzurri evidenziano la crescita esponenziale del movimento tennistico italiano, ai massimi storici con talenti affidabili e pienamente espressi. Grande rammarico per Marco Cecchinato e Andreas Seppi, sconfitti rispettivamente da Mackenzie McDonald e Pablo Cuevas, opponenti sulla carta alla portata dei due atleti.
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Dolorose sconfitte anche per Martina Trevisan, Elisabetta Cocciaretto e Jasmine Paolini, l’ultima delle quali quasi inevitabile. Paolini ha ceduto nettamente a Karolina Pliskova, non di certo l’ultima arrivata nel circuito, per 6-0, 6-2. Trevisan e Cocciaretto, invece, sono cadute nelle trappole di Ekaterina Alexandrova e Mona Barthel, l’una ingiocabile e l’altra letale nei momenti decisivi. Determinazione, duro lavoro e crescita graduale: questi sono i dettami per le protagoniste azzurre in rosa.
Novak Djokovic e Dominic Thiem, nel frattempo, sono pronti per affrontare il secondo turno degli Australian Open. Il serbo e l’austriaco dovranno vedersela rispettivamente con Frances Tiafoe e Dominik Koepfer. Nessuna insidia particolare dietro l’angolo per i due tennisti, entrambi in lizza tra i favoriti per il successo finale, sebbene siano da valutare le condizioni dell’austriaco. Thiem non è al massimo e il suo tennis energico potrebbe risentirne, così come siano da considerare motivazioni forse latenti dopo la conquista degli Us Open 2020. Djokovic ha la necessità di dimostrare al mondo, una volta di più, di non essere umano, superando il giustiziere di Stefano Travaglia.
In campo anche Sara Errani e Camila Giorgi, l’una impegnata in una ‘mission impossible’ contro Venus Williams, l’altra chiamata a un considerevole sforzo contro Iga Swiatek, campionessa del Roland Garros 2020. Un primo turno da ricordare, un secondo turno da osservare con attenzione. Gli Australian Open 2021 entrano nel vivo.
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