“Se gli specialisti, se i dottori dicono che non ci sono problemi, perché non dovremmo giocare?“. Rafael Nadal risponde così alle problematiche, legate alla qualità dell’aria, giunte a pochi giorni dal via degli Australian Open 2020. La vigilia del primo Slam della stagione è stata costellata da numerose discussioni circa la rischiosità a cui i giocatori andranno incontro per la qualità dell’aria a causa degli incendi che da settimane tormentano l’intera Australia. “Quando ci sono stati dei problemi durante le qualificazioni sono andato dalla direzione del torneo a chiedere cosa stava succedendo e ho ricevuto delle risposte che mi hanno convinto – ha commentato Nadal – La qualità dell’aria viene controllata ogni 4 minuti“. Dello stesso avviso anche Roger Federer che risponde anche ad alcune accuse secondo le quali l’elvetico, così come Nadal, dovrebbe incidere maggiormente a tutela dei colleghi: “Devo andare in campo e dire a tutti di smettere di giocare? Posso provare ma non credo serva. Non penso di poter fare di più di quello che ho fatto, qui ci prendiamo cura tutti l’uno dell’altro“. Poi la chiosa finale: “Ai Giochi Olimpici e in altre competizioni il limite è più alto, quindi penso che siamo al sicuro. Sono più preoccupato per le persone vittime degli incendi, qui penso che invece andrà bene“.
Australian Open 2020, Nadal e Federer in coro: “La qualità dell’aria? Siamo al sicuro”
Laver Cup: Roger Federer e Rafael Nadal - Foto Roberto Dell'Olivo