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Il circuito femminile elegge la sua nuova campionessa Slam. Il titolo degli Australian Open 2020 va a Sofia Kenin, regina di Melbourne grazie alla vittoria in rimonta in finale su Garbine Muguruza: 4-6 6-2 6-2 lo score che regala la corona all’americana, da lunedì nuova numero 7 delle classifiche mondiali della Wta. Non arriva invece il terzo titolo Slam per la spagnola dopo i successi al Roland Garros e a Wimbledon dopo due settimane estremamente positive.
IL MONTEPREMI VINTO DALLA KENIN
Dopo un primo set equilibrato, giocato su pochi punti, ma vinto dalla Muguruza, nel secondo la statunitense ha alzato il livello del suo tennis, levandosi di dosso la tensione iniziale. La chiave dell’incontro è stata la concretezza della Kenin sulle palle break: l’americana è stata praticamente impeccabile a capitalizzare le occasioni a lei concesse e superlativa nel salvare palle break. Il suo rovescio lungolinea ha creato davvero tanti problemi alla sua avversaria. Muguruza ha giocato un grandissimo torneo, ma si è sciolta sul più bello; tuttavia è parsa nettamente in ripresa dopo un 2019 decisamente sottotono.
Dopo un inizio di primo set un po’ bloccato, nel terzo gioco Muguruza mette a segno il primo break dell’incontro ai vantaggi – alla terza occasione, al termine di un game di ben quattordici punti. La spagnola continua a giocare con aggressività ed intelligenza ed è brava a portarsi a casa i due successivi turni di servizio ai vantaggi, senza mai offrire palle break. Sotto 2-4 Kenin salva con coraggio quattro palle del possibile doppio break, di cui tre consecutive, riuscendo poi a tenere la battuta ai vantaggi. Nel gioco successivo la tennista iberica ha un bruttissimo passaggio a vuoto e subisce il contro-break a quindici, commettendo anche un sanguinoso doppio fallo sulla palla break. Sul 4-4 però l’americana non riesce a rimettere la testa avanti e perde ancora il servizio, questa volta a trenta. Al cambio campo Muguruza non trema e si aggiudica dunque la prima frazione col punteggio di 6-4.
Nel secondo set parte meglio Kenin che nel quarto game strappa la battuta a trenta alla sua avversaria, approfittando di qualche suo errore di troppo. Il parziale prosegue in modo equilibrato: entrambe le giocatrici vincono i rispettivi turni di servizio senza concedere palle break, giocando con intensità. Sotto 2-5 la spagnola è in balia della sua avversaria e subisce un secondo break, ancora a trenta, che le costa davvero caro; Kenin si aggiudica infatti la seconda frazione con un netto 6-2.
Nel terzo set sale il livello dell’incontro. Nel quinto gioco la statunitense è fantastica ad annullare tre palle break consecutive con altrettanti vincenti (due di rovescio, uno di dritto), tenendo poi la battuta ai vantaggi. Nel game successivo Muguruza ha un altro passaggio a vuoto e subisce il break ai vantaggi, dopo essere stata avanti 40-15, commettendo tra l’altro un doppio fallo sulla palla break. Sotto 2-5 la tennista iberica salva un primo match point, ma sul secondo commette l’ennesimo doppio fallo della sua partita: terzo parziale vinto dunque da Kenin col punteggio di 6-2.
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