Si ferma al secondo turno l’avventura di Jannik Sinner agli Australian Open 2020. Dopo il successo su Purcell, l’azzurro sbatte contro la solidità e la maggior esperienza di Marton Fucsovics. Il numero 67 al mondo, già autore dell’eliminazione di un possibile outsider come Shapovalov, si impone per 6-4 6-4 6-3 sotto il cielo minaccioso di Melbourne e delle condizioni di gioco non facile con le improvvise folate di vento.
PRIMO SET – Partenza in salita per l’azzurro, subito sotto di un break nel terzo game. Sinner va a folate, da fondo Fucsovics tiene alto il ritmo dello scambio e si salva sul 2-1, prima di concedere il controbreak nel sesto gioco. Al momento di mettere la freccia, tuttavia, il giovane italiano incappa nuovamente in qualche errore di troppo e vede scappare via l’ungherese, questa volta perfetto sino al 6-4.
SECONDO SET – Break e controbreak in apertura, poi Sinner mette la freccia nel punteggio per la prima volta dal game inaugurale. L’esperienza del numero 67 al mondo si fa sentire tutta nelle fasi centrali: dopo una potenziale chance mancata nel sesto game, Jannik lascia qualcosa per strada sul 3-3 e Fucsovics si fa trovare pronto nel prendere il sopravvento con un nuovo break, decisivo ai fini di un nuovo 6-4.
TERZO SET – E’ questa la frazione che riserva i maggiori rimpianti per Jannik. L’altoatesino tenta la fuga sul 2-0 ma concede l’immediato controbreak in un terzo game interminabile in cui sono svanite tre chance del 3-0. Fucsovics ringrazia, completa la rimonta sul 2-2 e dal 3-3 cambia marcia aiutato da un passaggio a vuoto di Sinner: l’azzurro cede fatalmente il servizio dal 40-0, di fatto la pietra tombale sul match chiuso di lì a pochi minuti dall’ungherese sul 6-3.