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Pronostico rispettato da Novak Djokovic nell’ottavo di finale contro Diego Schwartzman agli Australian Open 2020. Il numero 2 al mondo e campione in carica del torneo non ruba particolarmente l’occhio ma non dà mai l’impressione di poter andare in difficoltà sul ritmo dell’avversario, battuto con lo score di 6-3 6-4 6-4: ai quarti di finale per il serbo ci sarà un ritrovato Milos Raonic, ex semifinalista a Melbourne e sempre battuto nei nove precedenti.
PRIMO SET – La ‘garra’ dell’argentino regala diversi scambi godibili al pubblico australiano e una frazione in equilibrio per i primi otto giochi. Djokovic fa fatica a scrollarsi di dosso l’argentino e, seppur senza soffrire particolarmente nei propri turni di battuta, trova il break decisivo solamente sul 4-3 per incamerare il set sul 6-3 e dare il via a un deciso cambio passo.
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SECONDO SET – Nole allunga la striscia di giochi consecutivi a sei issandosi sul 3-0 ‘pesante’ prima di abbassare leggermente la tensione. Schwartzman non si fa pregare, recupera uno dei due break di vantaggio e resta in scia del serbo in attesa di un altro passante a vuoto, che però non arriva. Djokovic, nonostante qualche gratuito di troppo (17 nei primi due parziali), lascia appena due punti nei successivi tre turni di servizio e chiude i conti sul 6-4.
TERZO SET – La montagna da scalare per “El Peque” a questo punto è più impervia che mai, l’albiceleste raccoglie il ‘cinque’ da Djokovic per una splendida demi volèe ma incappa in un pessimo game alla battuta sul 2-2 che spalanca la strada al suo avversario. Nole si complica la vita offrendo una palla del controbreak ma, tra un’occhiataccia e l’altra per qualche spettatore rumoroso, la cancella e si invola verso i quarti di finale.
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