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I quarti di finale degli Australian Open 2020 hanno offerto l’incontro fra Novak Djokovic e Milos Raonic. terminato con il successo del numero due del mondo per 6-4, 6-3, 7-6(1). Il match ha palesato la superiorità evidente del serbo dal punto di vista agonistico, con il canadese in difficoltà , come di consueto, negli spostamenti laterali. Gli spunti di riflessione su quanto mostrato dai due atleti sono stati ed evidenziano ancora di più la solida candidatura di Djokovic per l’ennesima firma nell’albo d’oro della competizione Slam: in semifinale se la vedrà con Roger Federer, per uno scontro fra titani.
LA CRONACAÂ
Il primo set è iniziato con un equilibrio sottile a dominare, seppur Raonic abbia incontrato parecchie inusuali difficoltà al servizio, naturalmente causa ovvia delle risposte insidiose di Djokovic. Il risultato è rimasto in parità sino al 4-4, con il canadese astuto ad annullare ben cinque palle break in favore dell’avversario. Il decimo gioco è stato però letale al gigante nativo di Podgorica, il quale, dopo aver vanificato ulteriori tre chances di break per Djokovic, ha ceduto alla quinta, peraltro causa sui (errore sulla diagonale del dritto, suo colpo migliore): 6-4 serbo.
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Il secondo set ha presentato il medesimo copione del primo, con Djokovic diligente in risposta e Raonic metodico nell’eseguire spesso lo schema servizio/dritto inside-in, comunque efficace per buona parte dei punti al servizio. Il game cruciale del parziale è questa volta stato il quarto, coronato da un passato mostruoso del serbo, seguito da un dritto incrociato vincente a campo sguarnito, per il 3-1. Il percorso del serbo verso la vittoria del parziale è stato continuo ed incontrastato, sino al 6-3 conclusivo, con ciliegina sulla torta fornita dall’ennesima prima vincente del numero due del mondo.
Il terzo set si è presentato come più complesso per Djokovic, in quanto Raonic ha trovato una discreta costanza di rendimento con il dritto, accompagnata dalla sua prima palla sempre letale. Il canadese è riuscito a trascinare il punteggio sino al tie-break decisivo per le sorti del match. Il serbo ha performato in maniera meravigliosa dal 6-6 in poi, non conoscendo pressione e reinventandosi in versione super: 7-1 netto al canadese e decimo scontro vinto nel testa a testa, con zero sconfitte all’attivo.
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