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Australian Open 2020, Berrettini sfiora la rimonta: Sandgren vince al quinto

Non riesce la rimonta sotto di due set a Matteo Berrettini. Il numero 1 italiano cede in volata al quinto set a Tennys Sandgren con il punteggio di 7-6(7) 6-4 4-6 2-6 7-5 e saluta gli Australian Open 2020 al secondo turno. A Matteo è mancata sicuramente un po’ di confidenza con il campo nei primi due set contro un avversario che su questi campi ha dimostrato già di poter essere pericoloso con i quarti raggiunti nel 2018. Il match è poi girato su pochi punti nel quinto parziale, condizionato anche da qualche fastidiosa folata di vento.

PRIMO SET – Entrambi partono forte al servizio, il match scivola via rapido e con pochi scambi ma le uniche chance se le procura Berrettini in risposta: il romano si issa sul 15-40 nel settimo game, Sandgren però reagisce e piazza quattro punti consecutivi per uscire dal bunker. La frazione sfocia al tie-break come più naturale conclusione ma Matteo non riesce a concretizzare una situazione di vantaggio, prima sul 5-4 con due servizi e poi con un set point in risposta. Lo statunitense passa così alla seconda occasione utile imponendosi per 9 punti a 7.

SECONDO SET – Berrettini cala leggermente come percentuali di prime in campo e la lunga assenza da match ufficiali si fa sentire nei pochi scambi prolungati: sul 2-2 Sandgren approfitta di qualche seconda di troppa (4 su 12 nel parziale per Matteo) e scappa via anche nel secondo set, aiutato da un Berrettini poco reattivo in risposta e mai pericoloso negli ultimi tre turni di servizio del numero 100 al mondo.

TERZO SET – Matteo ritrova l’aiuto di servizio e dritto ma sul 3-3 rischia grosso concedendo una palla break dal sapore di mini-match point. Un vincente nei pressi della riga lo aiuta a scuotersi e a uscire dal bunker, conquistando fiducia col passare dei minuti. Sandgren avverte il momento e si irrigidisce sotto per 5-4, prima sparacchiando un dritto out di metri e poi steccando sul set point.

QUARTO SET – Berrettini, tirato un sospiro di sollievo, lascia andare con maggior fluidità i colpi. Ne è un esempio la fucilata di dritto lungolinea che vale l’allungo sul 4-2 dopo uno scambio a ritmo sostenuto. Lo statunitense fa fatica a contenere la pesantezza di palla dell’azzurro e lascia andare via la frazione con un secondo break nel settimo gioco.

QUINTO SET – L’inerzia sembra ormai dalla parte dell’italiano, dominante nei propri turni di servizio con 12 punti su 12 sino al 4-3. Decisivo in negativo, però, un ottavo game con tanti rimpianti: Matteo sale in risposta sullo 0-40 ma le tre palle break sfumano troppo rapidamente, merito anche di un coraggioso Sandgren che riprende a spingere e sul 5-5 trova la zampata decisiva, addormentando lo scambio a suon di break e chiudendo senza tremare con la battuta a disposizione per il 7-5.

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