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Australian Open 2019, Federer sconfitto in quattro set da Tsitsipas

Stefanos Tsitsipas - Foto Ray Giubilo

Stefanos Tsitsipas batte Roger Federer nel match valido per gli ottavi di finale degli Australian Open 2019. Alla Rod Laver Arena di Melbourne il greco si impone a sorpresa sul fuoriclasse svizzero troppo altalenante con il punteggio di 6-7(11) 7-6(3) 7-5 7-6(5). Ai quarti il giovane talento ellenico troverà un ottimo Bautista-Agut.

PRIMO SET – Percettibile la tensione nel braccio di Tsitsipas che fa e disfa in un primo turno di servizio di 8 minuti in cui accade praticamente di tutto: due time-violation, un doppio fallo per aver giocato direttamente con la seconda e una delle due palle break concesse annullata grazie a un ace concesso dal falco. Nonostante ciò, il greco evita di dar margine al venti volte campione Slam. Scrollato di dosso un po’ del nervosismo, il greco può finalmente liberare tutto il suo tennis costituito da meravigliose sbracciate. Federer è costretto ad alzare l’intensità e ne deriva una partita estremamente piacevole: lo svizzero non offre palle break ma in due occasioni è costretto ai vantaggi, mentre in risposta raccoglie le briciole e viene trascinato in un interminabile tie-break. L’elvetico ha bisogno di quattro set point, dopo averne annullati tre (tutti al servizio), prima di tirare un sospiro di sollievo e aggiudicarsi il parziale per 13-11.

SECONDO SET – Federer sembra dunque poter prendere il largo da metà della seconda frazione ma litiga con il dritto nelle palle break. Tsitsipas arranca, ne salva tre nel sesto gioco, una nell’ottavo e altre quattro nel decimo, sinonimo di set point. Lo 0/10 in quella casella pesa tantissimo sulle spalle di Roger che, trascinato al tie-break, paga con gli interessi. Una vera e propria magia di rovescio limita momentaneamente i danni dallo 0-3 al 3-3 ma dopo il cambio campo il greco è perfetto e piazza quattro punti consecutivi con consumata esperienza per pareggiare il conto dei set sulla Rod Laver Arena.

TERZO SET – L’iniezione di fiducia dà ulteriore consapevolezza ai mezzi di Tsitsipas che sembra ormai non aver più paura di dover fronteggiare palle break. La maledizione per Federer continua cestinando la chance numero 11 e 12 della sua partita e ad aggravare la sua posizione ci pensa un dritto sempre più ballerino. Tsitsipas fa le prove generali in risposta sul 4-3 procurandosi le prime palle break dell’incontro ma è sul 6-5 che approfitta di un disastroso Federer, tradito fatalmente dal dritto: tre errori consecutivi dal 15-15, in rete o in corridoio dopo il servizio, insicuro e scomposto nel movimento, quasi sempre in ritardo. Stefanos ringrazia e fa esultare i numerosi e rumorosissimi fan greci.

QUARTO SET – Non perde nessuno il servizio nel quarto set decisivo: tra alti e bassi, sia Federer che Tsitsipas concedono pochissimo nel proprio turno di battuta e così si va ancora una volta al tie-break. Qui Federer subisce subito un mini break, ma è strepitoso a rientrare in partita con un punto irreale, quello che gli vale il 2-2. Un out improvviso, chiamato da Tsitsipas con il falco, regala al greco l’opportunità di vincere il match sul 5-6: l’ellenico trova la risposta a rete dello svizzero e così il tie-break si chiude 7-5 in favore di Tsitsipas, che si regala una vittoria storica contro l’ormai ex numero tre al mondo.

Per un posto in semifinale ci sarà dall’altro lato della rete Roberto Bautista-Agut, ancora imbattuto in questo scorcio di stagione dopo il titolo conquistato a Doha. Lo spagnolo, al primo quarto di finale Slam in carriera, elimina il finalista del 2018 Marin Cilic in una battaglia di cinque set: 6-7(6) 6-3 6-2 4-6 6-4 il risultato finale dopo quattro ore di gioco. Bautista-Agut spreca nel primo set facendosi breakkare al servizio sul 5-3, poi sfiora la clamorosa rimonta nel tie-break dal 6-2 prima di cedere per 8 punti a 6. La reazione non si fa attendere ma Cilic, già ‘graziato’ da Verdasco nel turno precedente, allunga la contesa al quinto stampando un gran passante di dritto. Nella frazione decisiva c’è equilibrio sino al 4-4, quando l’iberico va a segno alla terza occasione utile e completa l’opera con la battuta a disposizione.

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