Novak Djokovic avanza al terzo turno negli Australian Open 2019. Il numero 1 al mondo non stecca nel secondo turno di prestigio contro Jo-Wilfried Tsonga, un incrocio che ha rappresentato anche la finale del torneo nell’edizione del 2008. Evidente tuttavia la superiorità in campo del serbo nonostante alcuni buoni segnali da parte del transalpini che tuttavia non può che arrendersi sul 6-3 7-5 6-4. Per un posto negli ottavi ci sarà Denis Shapovalov in una sfida potenzialmente molto interessante.
IL RACCONTO DEL MATCH – Nel primo set il francese si presenta bene in avvio, chiudendo a zero il suo primo game al servizio. Djokovic, però, mette subito le cose in chiaro e trova il break nel quarto game, portando il parziale sul 3-1 a suo favore. Nel gioco successivo, però, arriva il clamoroso controbreak di Tsonga, che dunque sorprende il numero uno al mondo serbo e avrebbe l’opportunità di riportarsi in parità, ma senza fortuna: arriva il secondo break di Nole, che stavolta poi fa percorso netto e chiude il set 6-3.
SECONDO SET – Tsonga non molla e si procura una palla break nel quarto gioco, Djokovic reagisce da campione al campanello d’allarme e la salva con autorità. La partita resta divertente, merito anche di una brillantezza che pare quasi del tutto ritrovata dal francese: Nole rischia qualcosa, risale dal 15-40 sul 3-2 ma sembra mettersi alle spalle ogni problema trovando un prezioso break nel settimo gioco, aiutato da una serie di dritto sbagliati da Tsonga. L’ex finalista di Melbourne rientra però a sorpresa sul 5-5, quando Djokovic allenta la presa e perde la battuta addirittura a zero, ma rovina tutto concedendo un nuovo break in un turno di servizio giocato con poca lucidità. Il serbo a questo punto non trema e capitalizza la nuova opportunità chiudendo sul 7-5.
TERZO SET – Tsonga ha quindi bisogno di un’impresa per capovolgere l’inerzia di un match segnato. L’equilibrio nella terza frazione dura solamente quattro giochi, poi Jo si fa riprendere dal 40-0 e viene tradito ancora una volta da un paio di brutti dritti sparati malamente in rete. E’ lo strappo che decide la partita, senza alcuna esitazione Djokovic si invola verso il traguardo cedendo solamente quattro punti alla risposta del francese.