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Si alza il sipario sugli Australian Open 2019, edizione numero centosette del primo Slam stagionale. Sui campi di Melbourne dal 14 al 27 gennaio sarà grande spettacolo con i migliori al mondo a caccia del titolo di Roger Federer, campione negli ultimi due anni. Unico assente tra i top-10 è Juan Martin Del Potro, ancora ai box per l’infortunio alla rotula rimediato alla fine del 2018, mentre il numero 1 del tabellone è affianco al nome di Novak Djokovic per la prima volta da Wimbledon del 2016.
PRIMO QUARTO – Il serbo attende un tennista proveniente dalle qualificazioni, al secondo turno già un buon test contro Tsonga (per la riedizione della finale del 2010) o l’imprevedibilità di Klizan. Riflettori puntati su Denis Shapovalov che potrebbe approfittare di un buon draw per guadagnarsi un terzo round potenzialmente molto interessante contro Djokovic. Sorteggio non malvagio per Fabio Fognini, il numero 1 azzurro potrebbe avanzare sino agli ottavi di finale e giocarsela a viso aperto contro la testa di serie numero 8 Kei Nishikori, sconfitto nell’ultimo precedente sul cemento di Miami nel 2017.
SECONDO QUARTO – Nella parte alta spicca il nome di Alexander Zverev, autore dello sgambetto a Djokovic nelle Finals di Londra e atteso ad un acuto anche a livello Slam. Per il tedesco esordio contro Bedene e un cammino non male sino alla seconda settimana: seguendo le gerarchie delle classifiche, Sascha dovrebbe incrociare Milos Raonic ma il canadese sarà impegnato in uno dei primi turni più interessanti del tabellone contro Nick Kyrgios, chiamato ad una reazione dopo aver salutato la top-50 del ranking. In basso in questa sezione di tabellone c’è Dominic Thiem che di certo non potrà permettersi di scherzare contro Benoit Paire all’esordio, per Cecchinato c’è invece il serbo Krajinovic.
TERZO QUARTO – Può sorridere Roger Federer, che inizierà la sua campagna verso il terzo titolo consecutivo e il numero 100 in carriera contro l’uzbeko Denis Istomin, sempre sconfitto nei 6 precedenti ma che non incrocia dal 2014. Per l’elvetico non sembrano esserci particolari difficoltà sino agli ottavi, quando potrebbe incrociare uno tra Tsitsipas e Basilashvili. Tanta carne al fuoco in questa zona di draw, con l’altro finalista del 2018 Marin Cilic che ha pescato l’imprevedibile Bernard Tomic. Sfortunato anche Andy Murray: l’ex numero 1 al mondo, da non testa di serie, se la vedrà contro Roberto Bautista-Agut, apparso in forma smagliante a Doha dove ha messo in riga uno dopo l’altro Wawrinka, Djokovic e Berdych. Per i colori azzurri fari puntati su Berrettini-Tsitsipas, con il greco scivolato a Sydney per mano di un altro italiano ai quarti di finale (Seppi).
QUARTO QUARTO – Rivedremo finalmente Rafael Nadal in una competizione ufficiale? Il numero 2 al mondo manca dagli scorsi US Open e prosegue i propri allenamenti dopo il forfait a Brisbane. Per lui un cammino ‘australiano’: prima la wild card Duckworth, poi i potenziali scontri contro Ebden e de Minaur. Dall’altro lato c’è Kevin Anderson, in zona anche Andreas Seppi chiamato a difendere gli ottavi di finale conquistati lo scorso anno. Per Fabbiano, invece, la sfida contro Kubler.
GLI ITALIANI – Sono cinque gli italiani al via, in attesa del termine delle qualificazioni. Grandi speranze su Fabio Fognini che cercherà di eguagliare quantomeno il suo ottavo di finale dello scorso anno. Il taggiasco, da numero 12 al mondo, potrà contare su un cammino che sembra alla portata del suo tennis: Munar, uno tra Jarry e Mayer per sfidare al terzo turno Carreno Busta e garantirsi una potenziale sfida contro Nishikori. Più ingarbugliata la questione riguardante Marco Cecchinato, l’altra testa di serie italiana nel draw australiano: esordio contro l’ex top-30 Krajinovic, uno tra Donskoy e Djere per raggiungere probabilmente al terzo turno un Borna Coric lanciato verso i primi dieci delle classifiche mondiali. Andreas Seppi pesca il numero 31 del seeding Steve Johnson, non un sorteggio agevole per un primo turno ma il tennis espresso a Sydney dall’altoatesino fa ben sperare nel suo Slam preferito, in cui ha raggiunto per ben quattro volte la seconda settimana. Non sorride invece Matteo Berrettini: per il romano esordio di fuoco contro il campione Next Gen Stefanos Tsitsipas. Per Thomas Fabbiano sfida difficile contro Jason Kubler, sfortunato ma talentuoso australiano, che lo separa dalla prima vittoria in carriera a Melbourne.