[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
Alzi la mano chi avrebbe scommesso su che Nole e Rafa tornassero nuovamente a giocarsi la vittoria di un Major. Il serbo fino a 6 mesi fa sembrava la sua ombra sul campo da tennis, lo spagnolo era stato costretto al ritiro negli scorsi 2 Slam sul cemento. E invece ancora una volta questi due fenomeni ci hanno stupito e domenica si contenderanno la finale degli Australian Open che è anche il 53esimo atto della loro rivalità(27-25 per Nadal), la più intensa di sempre.
Che Novak Djokovic fosse tornato ad altissimi livelli lo si era intuito sin dal gran torneo che disputò al Queens nel giugno dell’anno scorso, ma che il serbo tornasse a dominare in tal modo la scena forse ce lo aspettavamo di meno. Era una questione mentale per lo più, in parte anche fisica, ma a parlare ora sono i numeri: a livello Slam il serbo non ha ancora perso un match da Wimbledon 2018. Il numero 1 del Mondo giocherà domenica la settima finale a Melbourne ed il guaio per Rafa è che il bilancio di finali australiane di Novak è di 6 vinte e nessuna persa. L’Australian Open è il torneo preferito del fenomeno di Belgrado ed in una delle sei finali sconfisse Nadal in un match lunghissimo che molti appassionati ricordano per il facile passante di rovescio mancato dal mancino di Manacor che lo avrebbe portato a condurre 5-2 nel decisivo set. Djokovic vinse quel settimo gioco e successivamente la partita 7-5 al quinto set. Era il 2012, è vero, ma la memoria positiva nel tennis conta e non poco.
Rafael Nadal al contrario non ha mai avuto un gran rapporto con il primo Major dell’anno che ha vinto in una sola occasione esattamente 10 anni fa, provocando le lacrime di Federer, sconfitto in 5 parziali tra i più belli di sempre. Sono tre invece le finali perse dallo spagnolo, due al set decisivo con un break di vantaggio non sfruttato, una più netta con Stan Wawrinka, ma in condizione fisiche assai precarie. Ecco, a proposito di condizioni di salute Rafa sembra aver recuperato a pieno dall’infortunio patito nel finale di 2018, anzi i risultati e le prestazioni dicono di un numero 2 del Mondo in forma smagliante. Possono confermarlo Tsitsipas e Tiafoe, due tra i prospetti più interessanti del tennis del futuro, che non sono stati in grado di raccogliere più di 6 e 9 games rispettivamente nell’intero match. Era da tempo che non si vedeva lo spagnolo in questa forma sul veloce ed i progressi al servizio con il lancio di palla leggermente più avanti hanno contribuito ancora di più a rendere lo spagnolo assolutamente devastante nelle due settimane australiane.
Nole invece ha lasciato per strada due parziali contro Shapovalov e Medvedev ed in entrambi era saldamente in vantaggio. Ecco, questi lievi cali di tensione non dovranno capitare contro l’iberico, ma di certo Djokovic questo lo sa dopo tante finali slam giocate, anche contro Nadal.
Lasciarsi andare ad un pronostico è molto complicato. I bookmakers vedono Nole leggermente favorito a 1.76, con Rafa a 2.10. Si può facilmente prevedere un match molto incerto e combattuto, come quasi sempre tra i due, ma il pronostico questa volta è più difficile del solito. È un dato di fatto che il loro percorso nel torneo è stato privo o quasi di avversari davvero probanti ed allora questa finale potrebbe nascondere per entrambi più incognite del solito. Chi dei due sta meglio? “Fu vera gloria” sin qui o la strada per la finale decisamente dritta e poco accidentata ha nascosto per uno dei due o per entrambi qualche neo? A questo punto non resta che attendere domani, alle 9:30 italiane, per conoscere l’esito del cinquantatreesimo capitolo di una saga che sembra infinita.