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Federer-Tsitsipas è il più chiaro esempio di un cambio di guardia scritto a matita, e quest’oggi ricalcato di prepotenza. La Rod Laver Arena assiste al mutamento generazionale, tra due giocatori con carta d’identità così diversa, ma dal conforme stile di gioco. Il giorno della consacrazione del nativo di Atene potrebbe corrispondere all’ultima di Roger a Melbourne Park. Il campione in carica viene rimontato e cede in quattro lottati set.
E’ SBOCCIATO UN CAMPIONE? – I lampi di classe e gli sprazzi di talento non passano inosservati guardando un match di Stefanos Tsitsipas. Ben più difficile mantenere la stessa intensità e forza mentale in quasi quattro ore di battaglia. Nella mattinata italiana di domenica 20 gennaio il greco ha riordinato i pezzi del puzzle e compiuto un’impresa che potrebbe averlo fatto sbocciare definitivamente. Una NextGen spesso criticata ingiustamente, “colpevole” a seconda di alcuni di non poter emulare le gesta di Nadal e compagni, adesso può vantare un giocatore affermato. Un futuro, quello di Stefanos, che è ancora tutto da scrivere. Ma non sorprendiamoci se l’ascesa definitiva sarà merito di questo scalpo, così importante ma forse anche parzialmente annunciato.
SIMILITUDINI – Impossibile non confrontare il modo di giocare, lo stile, di questi due campioni. Spicca ovviamente un rovescio ad una mano che sembra sempre più raro. Ma tralasciando i fondamentali, è la mentalità che gli accomuna. La voglia di anticipare e prendersi il punto nei pressi della rete è una delle caratteristiche comuni. “Venire a rete ed essere aggressivi è importante. Bisogna continuare a farlo. Questo mantiene il gioco vivo e tutto più interessante”, conferma lo stesso Tsitsipas ai microfoni di un McEnroe quasi commosso.
ADDIO ROGER? – L’avvento della nuova generazione però non deve significare di conseguenza un addio imminente di quella vecchia. La speranza è di poter ammirare le gesta di Federer (e non solo) per più tempo possibile. Lecito è domandarsi se sia stata l’ultima dell’elvetico in Australia. Alla domanda di un possibile ritiro, la risposta del numero 3 del mondo è sempre stata piuttosto vaga. Roger nella conferenza post-match ha risollevato gli animi dei fan, confermando una capatina sulla terra rossa. A Melbourne invece sono ancora privi di sicurezze.
Se sia nato il nuovo Federer sarà solamente il tempo a dircelo. Stefanos Tsitsipas ha scritto la storia e può sognare in grande già nel futuro prossimo, a partire dalla sfida di dopodomani, che lo vedrà opposto ad un Bautista Agut ancora imbattuto nel 2019.