Cade la testa di serie numero 4 del tabellone maschile degli Australian Open 2018, il tedesco Alexander Zverev saluta il torneo cedendo di schianto al quinto a Hyeon Chung con lo score di 5-7 7-6(3) 2-6 6-3 6-0 dopo circa tre ore e mezza di battaglia. Nella sfida tra “Next Gen” è il campione dell’innovativo di Milano a spuntarla alla distanza sul grande assente della prima edizione, impegnato qualche giorno dopo nel Masters di Londra con i ‘grandi’.
Nonostante la differenza di ranking e di titoli in bacheca (già due Masters 1000 per il tedesco), Zverev dimostra una volta di più di essere ancora acerbo per i match al meglio dei cinque set. Il piazzamento migliore nella sua giovane carriera è fin qui un solo ottavo di finale (Wimbledon 2017), rendimento che stride con la sua posizione nel ranking e con quanto fatto vedere nei tornei due su tre: da lui, insomma, è lecito attendersi da più.
Non è bastato avere per due volte un set di vantaggio a Sascha, difficile scalfire le certezze e la solidità mentale dell’asiatico, supportato da una percentuale altissima di prime in campo (75% con il 78% di punti portati a casa). Più la partita entra nel campo della lotta e resistenza fisica, più Zverev esce dalla partita mentalmente. Nel quarto set va subito sotto per 3-0 (cruciale un lunghissimo terzo gioco in cui Chung annulla anche due palle del controbreak) e non riesce più a rialzarsi, capitolando con un sonoro bagel (il ventesimo in carriera) nel quinto tra racchette sfasciate e urla di disapprovazione. Chung dunque può sorridere e puntare in maniera decisa, con la chance non troppo remota di giocare un ottavo di finale senza nulla da perdere contro Novak Djokovic.
