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Australian Open 2018, Marin Cilic: “La chiusura del tetto mi ha penalizzato”

Marin Cilic
Marin Cilic - Foto Ray Giubilo

Marin Cilic appare perplesso dopo la sconfitta agli Australian Open 2018 contro Roger Federer. Nella conferenza stampa post-match, il croato lamenta in particolare di essere stato penalizzato dalla decisione degli organizzatori di aver chiuso il tetto della Lod Laver Arena: “Quando sei abituato a giocare tutte le partite in condizioni outdoor, con temperature oltre i 38 gradi e poi giochi la prima partita con il tetto chiuso in finale, diventa difficile”. 

NESSUN AVVERTIMENTO – Cilic lamenta in particolare di non essere stato coinvolto in alcun modo nella decisione:“È stato difficile aggiustare i miei colpi, soprattutto ad inizio partita con il lancio palla al servizio. Con il tetto chiuso, ho trovato temperature molto più basse rispetto a quelle per cui mi ero preparato. Non hanno chiesto il mio parere in merito, avrebbero dovuto avvertirmi ed invece hanno preso la decisione poco prima dell’inizio del match. Non mi sarebbe importato di avere il tetto chiuso ma tra avere 38 gradi ed averne 23,24 c’è differenza”

FEDERER AVVANTAGGIATO? – “È stato un vantaggio per Federer? Non saprei, di certo io non ero preparato a queste condizioni. In ogni caso ho giocato un grande tennis in queste due settimane. Ho battuto il numero uno del mondo (Nadal, ndr), e sento che il mio gioco è molto migliorato. È stato pazzesco iniziare il 2018 in questo modo”

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