Termina agli ottavi di finale il cammino di Fabio Fognini agli Australian Open 2018. L’ultimo baluardo del tennis italiano a Melbourne cade sotto i colpi di Tomas Berdych, tornato competitivo dopo un 2017 in sordina, grazie allo score di 6-1 6-4 6-4 in poco più di due ore di gioco. Non riesce il taggiasco dunque a sovvertire i pronostici della vigilia per raggiungere il suo secondo quarto di finale Slam in carriera, appuntamento fisso invece per il ceco in Australia, fallito solamente nella scorsa edizione (quando fu eliminato al terzo turno) negli ultimi otto anni.
Una partita da subito in salita per l’azzurro, sotto di un break in apertura di primo set. Berdych spinge in risposta con entrambi i fondamentali ma le chance di rientrare per Fognini non mancano: due palle del controbreak nel terzo gioco, un’altra nel quinto, tuttavia è glaciale il ceco nel cancellarle tutte e restare avanti sino al 4-1, momento in cui Fabio chiama il trainer al cambio campo per una fasciatura alla caviglia destra. Al rientro in campo il taggiasco perde un po’ di smalto negli spostamenti laterali e la partita scivola via rapidamente dalla racchetta del numero 1 d’Italia.
Con quattro game rapidissimi, infatti, il ceco vola sul 6-1 2-0 e abbozza un tentativo di fuga rintuzzato però dalla bella reazione del ligure. Berdych va in sofferenza quando viene chiuso nell’angolo sinistro, Fognini con pazienza aspetta l’errore da fondo sulla palla del controbreak che arriva con un back in rete, poi mette la freccia per la prima volta nel match sul 3-2. L’illusione però dura giusto il tempo di un paio di pesantissimi giochi vinti ai vantaggi dall’ex top-10, grazie ai quali torna avanti sul 4-3 e servizio. Fabio resta in scia sino al 5-4 – nel mezzo anche un’accesa discussione con il giudice di sedia Keothavong che ordina un “replay the point”, secondo il ligure in maniera sbagliata – ma Berdych non ha problemi nel chiudere anche la seconda frazione con la battuta a disposizione.
A questo punto, l’impresa dell’azzurro è ancor più ardua. Per sette volte in carriera Fabio ha rimontato uno svantaggio di due set ma Tomas non è dello stesso avviso. Come nel parziale precedente, Fognini va sotto, reagisce ma torna subito ad inseguire, ancora una volta pagando a caro prezzo un lungo settimo gioco in cui tra falli di piede e un paio di pregevoli punti succede davvero di tutto. Berdych tira dunque un sospiro di sollievo e questa volta non si distrae, controllando senza affanni sino al 6-4 finale che gli permette, con grandi probabilità, di guadagnarsi la sfida con Roger Federer, nel corso della mattinata in campo con i favori del pronostico contro un Marton Fucsovics in grande ascesa.