Matteo Berrettini - Foto Adelchi Fioriti
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“E’ una grandissima emozione, giocare qui è fantastico. Lo è stato già nelle prequali in questi giorni, non oso immaginare come sarà giocare il tabellone principale“. Così Matteo Berrettini, vincitore delle Prequalificazioni maschili, intervistato per Sportface.it da Alessandro Nizegorodcew dopo la vittoria di oggi su Arnaboldi.
Superato lo spavento per il problema alla caviglia di ieri, che per un attimo era sembrato interrompere il cammino di Berrettini: “E’ stato brutto perchè sul momento ho sentito molto dolore – spiega il giovane azzurro – e anche il fastidio al ginocchio mi aveva preoccupato. Per fortuna sono riuscito a risolvere rapidamente entrambi i problemi e alla fine di questa giornata sono davvero felicissimo“. Un percorso, quello delle prequalificazioni, che si è rivelato ricco di tensione e insidie anche per il vincitore finale: “Tutte le partite sono state molto tese, anche perchè comunque sono tutti derby e ci conosciamo tutti molto bene. Al di là della fiducia del momento, siamo tutti giovani con l’ambizione di arrivare al tabellone principale o a quello delle qualificazioni, quindi la pressione c’è. Nel complesso considero il mio torneo con degli alti e bassi, soprattutto nei singoli momenti delle partite: forse la miglior partita l’ho giocata con Capecchi, contro cui ho espresso il mio miglior tennis. Oggi in finale ho giocato a tratti molto bene, ma dipende molto anche dall’avversario. Contro Arnaboldi mi sono imposto di restare concentrato per impedirgli di rientrare, alla fine sono stato molto bravo a reggere al servizio.” £
Una battuta anche sul pubblico di casa, che ha sostenuto anche il fratello Jacopo: “Giocare in casa è bello, volevo giocare qui perchè sapevo che sarebbe venuta un sacco di gente che ha visto nascere con la racchetta in mano sia me che Jacopo.” Quale campo preferirebbe per l’esordio nel main draw? “Ho giocato alcune volte sul Pietrangeli, ma non era pieno di gente come quella volta di Seppi con Wawrinka, che ricordo molto bene. Credo che sia il campo più rappresentativo del torneo.”
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