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Si ferma al primo turno l’avventura di Marco Cecchinato nell’Atp 250 di Zhuhai. Il tennista palermitano cede alla distanza contro il qualificato Dami Dzumhur con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-2 in due ore di gioco.
LA CRONACA – Cecchinato prova subito a farsi sentire in risposta conquistandosi tre palle break consecutive sul 2-1 in suo favore, riuscendo a trasformare la seconda, ma nel game successivo il bosniaco ha una reazione immediata che gli vale il controbreak del 3-2. I problemi al servizio proseguono anche sul 3-3 per il palermitano, che a causa di due stecche di fila con il rovescio concede palla break a Dzumhur, annullata però magistralmente con una smorzata vincente, riuscendo poi a chiudere il game ai vantaggi. Polemiche tra il bosniaco e il giudice di sedia sul 4-4, 15-15, quando l’arbitro chiama out una palla che Dzumhur contesta in campo: purtroppo per lui a Zuhai non c’è Hawk-Eye e l’ultima parola resta in mano al giudice di sedia. Questo fatto deconcentra Dzumhur che in pochi secondi incassata 7 punti di fila e si ritrova sotto 0-40 sul 5-4 per Cecchinato, con tre palle set per l’azzurro; all’improvviso però il n°93 del mondo si ritrova e cancella tutte e tre le chances di break (l’ultima di fatto buttata via dal siciliano con un dritto inside-out sparato largo). Quando sembra che l’epilogo naturale del set sia il tie-break, ecco la svolta – non prima che Cecchinato debba salvarsi da un pericoloso 15-30 sul 5-5: Dzhumr serve per rimanere nel set avanti 40-15, altra polemica con il giudice di sedia che manda fuori di testa il bosniaco e quattro punti consecutivi per il palermitano che stavolta non spreca il set point e fa suo il primo parziale per 7-5.
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Le proteste di Dzhumur proseguono con il supervisor nella pausa tra i due set (oggetto delle proteste sembrano due chiamate del giudice di sedia fatte sul lato di campo opposto al suo, che a dire del bosniaco risultano essere errate). Così come nel primo set, anche in questo caso è il quarto game quello che porta le prime palle break a Cecchinato, ma stavolta Dzumhur è bravo a salvarle (la seconda con una ottima smorzata vincente). È però il settimo game quello che rischia di imprimere la svolta della partita, perché l’azzurro ha un calo fatale nel quale cede a 15 il break che manda, poco dopo il bosniaco a servire per il secondo set. Dzumhur non si fa pregare e alla seconda occasione, con una ace, fa suo il secondo set per 6-4 e rimanda il verdetto finale al parziale decisivo.
Terzo set che si apre subito con quattro palle break in favore del bosniaco, con Cecchinato che si salva in tre occasioni ma capitola alla quarta e manda l’avversario avanti 1-0. Sul 3-1 il match rischia di scivolare definitivamente via dalle mani del siciliano quando si ritrova sotto 15-40 con due chances per il doppio break, concedendone poi una terza, ma è ancora una volta la quarta possibilità quella fatale che porta Dzumhur sul 4-1 e servizio, ad un passo dal successo. Cecchinato riesce ad accorciare sul 5-2 ma il divario è troppo ampio e il n°93 del mondo non fatica a chiudere per 6-2.
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