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Il secondo finalista dell’ATP 500 di Vienna 2023 è Jannik Sinner, protagonista di una grande vittoria ai danni di Andrey Rublev in semifinale. 7-5 7-6 il punteggio in favore dell’azzurro, che ha impiegato 1h52′ per avere la meglio del suo avversario e centrare la 55^ vittoria in stagione, stabilendo il nuovo primato italiano. Rispetto ai precedenti match non è stata una passeggiata, tanto che per la prima volta nel torneo ha perso il servizio. Inoltre nel set d’apertura si è trovato sotto 5-2 e nel secondo ha mancato una ghiotta chance quando ha servito per chiudere. Alla fine è riuscito a prevalere comunque in due parziali e proseguire il suo cammino in terra austriaca.
Sinner ha così raggiunto la finale senza aver perso neppure un set e se la vedrà ora contro Daniil Medvedev, testa di serie numero uno. I due si ritrovano dopo la finale dell’Atp 500 di Pechino, vinta da Jannik in due tie-break, ed il favorito non potrà che essere il russo, avanti 6-1 nei precedenti e determinato a prendersi la rivincita.
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La cronaca – La partita inizia con grande equilibrio da una parte e dall’altra, entrambi i giocatori colpiscono bene da fondo campo concedendo le briciole all’avversario. Rublev lavora molto bene al servizio, variando gli angoli e disinnescando le pericolose risposte dell’azzurro che a sua volta sembra iniziare bene in battuta. Nel sesto game arriva però il passaggio a vuoto di Sinner, che perde il servizio per la prima volta nel torneo: un doppio fallo apre il game e un altro doppio fallo lo chiude, consentendo a Rublev di allungare sul 4-2.
Il numero 5 del mondo invece continua a servire bene e conferma il break, ma al momento di chiudere concede qualcosa si troppo: Sinner non si fa pregare e con due punti spettacolari riesce a ottenere il contro-break del 4-5. L’inerzia del set è ora totalmente dalla parte dell’azzurro, che ne approfitta: prima tiene la battuta e impatta sul 5-5, poi effettua anche il sorpasso, strappando la battuta al rivale e guadagnandosi la possibilità di servire per il set sul 6-5. Rublev ci prova, ma fatica anche a mettere i colpi più semplici in campo e non riesce ad opporre resistenza. Grazie a due ace consecutivi, Jannik chiude dunque il set e completa la rimonta, rifilando al russo un 7-5 in 50 minuti di gioco.
Nel secondo set di fatto non si gioca per i primi otto giochi, in cui i servizi regnano. Basti pensare che Sinner perde appena 4 punti in altrettanti turni di battuta, mentre Rublev uno in più. Nel nono gioco però cambia tutto perché Jannik ottiene il break e si garantisce la possibilità di servire per chiudere. Purtroppo un avvio in salita (subito sotto 0-30 nel decimo game) lo condanna e, nonostante tre palle break annullate grazie al servizio, alla quarta chance il russo va a segno, ristabilendo l’equilibrio.
I due giocatori arrivano dunque al tie-break, dove il primo a piazzare l’allungo è Rublev, avanti di un mini-break al cambio campo sul 4-2. Poco male per Sinner, che non si disunisce e prima ricuce il gap, poi si guadagna un match point sul 6-5. L’azzurro non deve fare nulla per vincere dato che Rublev gli consegna la vittoria, commettendo un sanguinoso doppio fallo. Sinner vola così in finale, dove sfiderà Medvedev.
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