[the_ad id=”445341″]
Matteo Arnaldi batte in due set Albert Ramos-Vinolas e raggiunge il secondo turno del torneo ATP 500 di Vienna 2023 (cemento indoor). Successo sofferto ma meritato per il sanremese, che conferma l’ottimo stato di forma e manda al tappeto il veterano spagnolo, passato attraverso il tabellone di qualificazione, con il punteggio di 7-6 7-6. In quello che era il primo confronto in carriera tra i due, Arnaldi ha confermato il pronostico della vigilia e ha prevalso dopo 2h17′ di gioco, staccando il pass per gli ottavi di finale, dove sfiderà uno tra l’australiano Alexei Popyrin oppure il russo Andrey Rublev, terza forza del seeding.
[the_ad id=”668943″]
CRONACA – Partenza da incorniciare per Arnaldi, che strappa la battuta allo spagnolo al primo tentativo e consolida il break, issandosi sul 3-0. I primi problemi arrivano però nel settimo gioco, quando l’azzurro sbaglia con troppa frequenza e perde la battuta, consentendo all’avversario di ristabilire la parità. L’inerzia del match rimane però dalla parte di Matteo, che sul 5-4 si procura un set point. Purtroppo il rovescio lo tradisce al termine di uno scambio intenso e il set continua, arrivando al tie-break. Qui è ancora una volta Arnaldi a partire meglio, volando sul 4-0, ma Ramos non molla e resta in scia. Il dritto dello spagnolo, tuttavia, è davvero troppo ballerino e Matteo ne approfitta, dimostrando cinismo nel momento chiave e imponendosi per 7 punti a 4.
Dopo 65 minuti in cui i giocatori di fatto sono avanzati punto a punto, anche le battute iniziali del secondo parziale sono caratterizzate da un notevole equilibrio. Tutto cambia però nel quinto gioco, in cui Ramos torna a sbagliare con frequenza e perde la battuta, trovandosi costretto a inseguire. Il sanremese invece dimostra solidità al servizio e conferma il break, ma soprattutto porta a casa un cruciale ottavo game, in cui ha bisogno di ben cinque palle game per avere la meglio. Arnaldi si ritrova dunque a servire per il match sul 5-4, ma spreca due match point e subisce il break. I due giocatori tengono dunque il servizio e tornano al tie-break quando l’orologio segnala due ore e dieci minuti di gioco. Stavolta però non c’è storia e l’azzurro domina in lungo e in largo, trionfando con un netto 7-2.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”676180″]