Lorenzo Musetti sorride nel primo turno dell’ATP 500 di Rotterdam: il tennista italiano ottiene un’ottima vittoria con un avversario ostico quale Mikael Ymer e conquista il quarto successo della carriera sul cemento indoor. L’azzurro, grazie al punteggio di 6-3 6-7 6-3, si guadagna, dunque, la possibilità di sognare il suo primo quarto di finale su questa superficie, e, negli ottavi, dovrà ora vedersela con Hubert Hurkacz, testa di serie numero 4. Il computo dei precedenti recita 1-1, con Musetti vincitore agli Internazionali BNL d’Italia 2021 e il polacco che ha trionfato, invece, sui prati di Wimbledon.
Il primo set parte all’insegna delle occasioni sprecate: i primi quattro game, tutti terminati ai vantaggi, vedono tre palle break non sfruttate da Musetti e quattro dal numero 75 del mondo, il quale è il primo a cedere la battuta nel quinto gioco, quando l’azzurro conquista il break e vola sul 4-2. Il carrarino, allora, non sfrutta altre tre occasioni per staccare definitivamente il suo avversario, ma fortunatamente non avrà bisogno di rimpiangere alcunché: un secondo break, infatti, arriva nel nono game ed è anche la definitiva pietra sul primo parziale, terminato 6-3 in 45 minuti.
Nella seconda frazione, è Ymer il primo ad ottenere il break, ma, nel quarto gioco, Musetti è magistrale a recuperare subito lo svantaggio e a rimettersi in carreggiata. Da quel momento, è sempre il numero 63 del mondo ad avere in mano le operazioni e a flirtare in più occasioni con la vittoria: nel decimo game, lo svedese si porta a servire per restare nell’incontro e concede due match point all’azzurro, annullati entrambi con buona disinvoltura. È il tiebreak, di conseguenza, a decidere le sorti di una secondo set molto lottato, che, alla fine, finisce dalla parte di Ymer, il quale conquista il tiebreak con lo score di 7 punti a 4 e rimanda il verdetto alla terza frazione.
Musetti, perso il secondo set sul filo del rasoio, non si lascia demoralizzare e inizia alla grande nel parziale conclusivo, piazzando il break in apertura. Il vantaggio, tuttavia, è soltanto un’illusione, poiché il controbreak arriva, a zero, già nel game successivo. Qualche gioco interlocutorio lascia respirare un po’ il numero 5 d’Italia, il quale, sul 3-3, mette a segno la zampata decisiva verso il trionfo, approfittando anche di qualche scellerata discesa a rete di Ymer. Da quel momento, lo svedese entra in confusione e cede di schianto dinanzi alla furia agonistica di Musetti: il carrarino ottiene gli ultimi tre game e vince 6-3 6-7 6-3 dopo 2 ore e 41 minuti di battaglia.