Lorenzo Musetti è riuscito a neutralizzare il tennis erbivoro di Jordan Thompson mediante il risultato di 6-3, 3-6, 6-3, al termine dell’incontro valevole come semifinale dell’Atp 500 del Queen’s 2024. Salto di qualità, senza dubbio, per il carrarino: dopo aver eliminato il padrone di casa Billy Harris ai quarti di finale, sconfitto anche l’australiano, un ottimo outsider da verde che aveva a sua volta sconfitto Taylor Fritz nel turno precedente. Match durissimo, come da previsioni, nel cuore del quale il carrarino è riuscito a far valere il suo immenso bagaglio tecnico, variando straordinariamente le soluzioni tattiche da adottare nei momenti cruciali; fuori dai giochi, quindi, l’ottimo Thompson, il quale ha accusato anche le fatiche degli incontri precedenti e chiamato un MTO nel corso del primo parziale, senza però che un piccolo fastidio alla schiena potesse condizionarlo concretamente. Musetti sfiderà uno statunitense in finale: Tommy Paul che ha sconfitto Sebastian Korda con il punteggio finale di 6-4 7-6(1). L’azzurro avrà l’opportunità di contendere il Torneo della Regina a un tennista certamente di livello, a priori però partendo tutt’altro che sconfitto.
IL RACCONTO DI MUSETTI-THOMPSON
Primo set partito con le migliori premesse per Musetti, semplicemente dominante nel game d’apertura al servizio e subito incisivo anche in risposta: secondo game sulle nuvole del carrarino, autore di un passante in cross splendido per lo 0-30 e immediatamente dopo letale grazie a un rovescio in avanzamento che gli ha spalancato la strada per il 2-0 lampo. Il carrarino ha confermato lo strappo ottenuto con diligenza, sfoderando un rovescio lungolinea in chiusura di gioco: eleganza e pragmatismo per il 3-0. Musetti ha guadagnato due preziose chance di doppio break durante il sesto gioco, portandosi sul 15-40 con risposte spesso bloccate e difficili da gestire per l’opponente a rete; Thompson, dal canto suo, sia beneficiando di errori in manovra dell’italiano che affidandosi alla sua prima talvolta devastante, non si è perso d’animo e ha ripreso il gioco fissando un delicato 4-2. Allarme rosso per il tennista di Carrara nel game seguente: 15-40 e due chance in favore dell’atleta aussie, situazione ribaltata però rapidamente da Musetti grazie a un paio di colpi di genio tra dritti in cross strettissimi e lob folli valsi il 5-2. I game seguenti hanno seguito il ritmo dei rispettivi turni di battuta, con nessun rischio da ambedue le parti e la prima sentenza del match: parziale in favore di Musetti con un 6-3 meritato considerando il rendimento in ricezione e la diligenza durante i game al servizio.
Secondo set iniziato con tutt’altro spirito per Thompson, aggressivo sin da subito con la prima in campo e soprattutto in risposta: secondo game amaro per Musetti, beffato dalla profondità in risposta dell’australiano, abile a pungere sempre più sulla diagonale del rovescio del carrarino, quest’ultimo poco efficace in contenimento sino al 2-0. L’australiano si è fermato dopo il 3-0 in suo favore, chiamando un MTO per dei problemi alla zona lombare della schiena; ripresosi repentinamente dopo alcune smorfie, l’australiano ha mostrato la sua indole offensiva in modo produttivo, trovando un altro break che lo ha fatto rapidamente volare sul 5-0. Innervositosi dopo una chiamata di revisione del falco non andata a buon fine, l’australiano ha perso tre game consecutivi tra i quali vi è stato un contro-break, sebbene sia riuscito a chiudere sul 6-3 confidando su una buona resa da fondo.
Terzo set e primo game in assoluto ai vantaggi con Musetti alla battuta; l’azzurro, in difficoltà nel gestire l’aggressività dell’australiano sulle seconde, è riuscito ad adattarsi alla difficoltà e a non cedere soprattutto dal punto di vista nervoso, portandosi sull’1-0. Nel secondo game, Musetti ha ottenuto due chance di break stimolando molto l’avversario nei pressi della rete con risposte bloccate e traiettorie velenose, sebbene Thompson abbia risposto ‘presente’ grazie alle sue caratteristiche da erbivoro: super prime e buone volée per l’1-1. Sfida senza esclusione di colpi, con Musetti bravo a variare molto sia le soluzioni al servizio che in uscita da esso, portandosi sul 3-2 con un sesto game vinto a 0 e valso come puro ossigeno. Momento decisivo arrivato nel settimo gioco: quattro palle break in favore di Musetti, l’ultima delle quali convertita grazie al solito slice affilatissimo che ha condotto Thompson all’errore nei pressi della rete per il 5-3. Nono gioco autorevole dell’azzurrino, bravo a spingere con servizio e dritto nonché meritatamente in viaggio verso la finale con un importante 6-3.