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Reilly Opelka sconfigge Brayden Schnur con il punteggio di 6-1 6-7(7) 7-6(7) dopo 2 ore di gioco e conquista il suo primo titolo in carriera nell’Atp di New York 2019. Il gigante americano ha dimostrato non solo quest’oggi, ma nell’arco di tutta la settimana che oltre ad un servizio disarmante(43 aces quest’oggi, 43 contro Isner) può vantare degli ottimi fondamentali ed una discreta mobilità , soprattutto se comparata alla sua altezza. Appuntamento rinviato con il primo titolo ATP per Schnur, comunque autore di un torneo da ricordare e di un match incredibile.
LA CRONACA
Tutti si aspettano il tie-break, ma il gigante americano mette subito le cose in chiaro e nel secondo gioco dell’incontro breakka a trenta Schnur. A far la differenza è la maggior freschezza di Reilly, che risponde con imbarazzante semplicità alle prime di servizio del canadese. I turni di servizio sono una formalità : una pioggia di aces e servizi vincenti si abbattono sul povero Brayden, che perde un’altra volta la battuta nel sesto gioco dell’incontro. È 6-1 Opelka in 18 minuti. Pazzesco!
Anche il secondo parziale rischia di scivolare via facile per il 21enne americano, che si conquista due break-point consecutivi nel terzo gioco. Schnur si aggrappa al servizio e con coraggio risale la china e rinvia i titoli di coda. I problemi tornano nel nono gioco quando il numero 154 del Mondo è chiamato a cancellare altre 2 palle break, parenti stretti di match-point. Anche in questo caso è la prima a correre in aiuto del canadese, per nulla intenzionato a mollare. Il problema è che dall’altra parte della rete Opelka non concede la minima chance all’avversario. Si arriva, questa volta sì, al tie-break. Schnur, nonostante le tangibili difficoltà del match dimostra di crederci e sul 5-4 a suo favore ha l’occasione di togliere il servizio all’americano, che tuttavia si salva due volte, la seconda con un pallonetto mozzafiato. Sul 6 pari arriva il primo mini-break ed è a favore di Reilly: ace? No, doppio fallo. Non contento l’americano cede anche il secondo punto alla battuta, Schnur ringrazia e porta la contesa al terzo set dopo 1 ora e 12 minuti di gioco.
Opelka continua a spingere da fondo in maniera incessante, ma il canadese è lì che tiene botta. Nel quarto game arrivano nuove palle break per lo statunitense, ma Brayden si salva ancora miracolosamente. Reilly non sembra aver patito del secondo parziale perso in modo rocambolesco e continua a scagliare aces con impressionante semplicità , il canadese tiene botta e si arriva dunque di nuovo al tie-break. Il primo mini-break è del gigante a stelle e strisce, che tuttavia lo cestina con un brutto rovescio a rete. Il canadese torna però sotto di un minibreak, ma sul 4-6 annulla altri 2 match-point con un paio di punti miracolosi. Non basta: Schnur si salva con successo anche su una terza palla match e si giunge 7 pari. Qui succede l’imponderabile: Schnur serve un ace, Opelka chiama hawk-eye e la pallina risulta fuori di millimetri. Torna al servizio il canadese e incappa in un doppio fallo. Questa volta Opelka non può sbagliare: 43esimo aces e primo titolo ATP.