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Dopo le Atp Finals di Torino, il Bel Paese è pronto a accogliere anche il Monza Open (Atp 250). Un progetto concreto, che potrebbe portare in Italia il primo torneo su erba naturale. L’appuntamento, a cui si punta dare inizio dal 2020, si disputerà dentro il famoso Autodromo. Tutto però ancora da decidere: sarà fondamentale l’incontro che si terrà oggi, venerdì 26 aprile, presso la cornice di Wimbledon. La realizzazione dei 6 campi sarà discussa dai rappresentanti dell’ATP e da una delegazione del Monza Open.
L’incontro sarà inoltre l’occasione per fare il punto sulla copertura del budget da parte degli sponsor del torneo, sia quelli di livello internazionale, sia quelli del distretto industriale lombardo. Un requisito, quello della copertura del budget, che assicurerebbe longevità all’evento e indotto al territorio, oltre il triennio 2020/22. “Dallo scorso 6 marzo a oggi – spiega Giorgio Tarantola, direttore designato – stiamo interagendo con diversi brand internazionali e attendiamo solo che, a breve, giungano segnali concreti anche da parte dei distretti industriali della Lombardia, in particolare da quello di Monza e Brianza”. La candidatura è nata proprio da un patto col territorio, stipulato tra operatori economici e soggetti istituzionali, uniti nel raggiungimento delle coperture finanziarie richieste dall’ATP in tempi stretti.
I REQUISITI ECONOMICI – Il torneo ha un budget di circa 7,5 milioni di euro per ogni edizione, e
una buona parte di questi è destinata alle garanzie bancarie annuali da assicurare all’ATP, affinché
Monza ottenga i diritti di disputa per le prime tre edizioni. “Per questo – prosegue Tarantola – gli
sponsor sono chiamati proprio adesso a sottoscrivere accordi vincolanti riservati, che prevedono
una clausola sospensiva subordinata all’ottenimento della data del torneo. Solo in questo modo si
ottiene la conferma di entrare nel progetto, prima che l’ATP possa decidere l’assegnazione della
data (entro il 30 giugno 2019), poiché la garanzia della copertura del budget è il requisito
essenziale per rendere concreta la candidatura. La data – conclude Tarantola – sarà infatti
assegnata dalla stessa ATP alla candidatura che offrirà, in tempi brevissimi, le migliori garanzie”.
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LE PROSPETTIVE PER IL TERRITORIO – Come è stato ribadito nell’incontro in Assolombarda a
Monza, l’ottenimento di questa concessione triennale rappresenta un’occasione unica.
Un’opportunità che assicurerà alla città di Monza, alla Provincia e alla Regione un progetto di
marketing territoriale a investimento zero per le casse pubbliche, con un potenziale ritorno per le
aziende del territorio incalcolabile in termini di occupazione e di promozione. Un concetto che vale
per i brand sponsor così come per il brand ‘Città di Monza’. L’evento Monza Open 2020/22 avrà
una visibilità globale: le major televisive già interessate ai diritti distribuiranno le immagini in quasi
tutti i Paesi del mondo, e si stima che un miliardo di appassionati potranno assistere ai match, ma
pure conoscere Monza e il suo territorio. Circa 100.000 persone avranno invece la possibilità di
seguire dal vivo il torneo. Numeri che raccontano di una chance da prendere al volo. Una chance
che adesso passa dall’incontro di Wimbledon, ma soprattutto dalla prontezza del territorio,
chiamato a una risposta risoluta e veloce.
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