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Lotta, si smarrisce, dà spettacolo, ma alla fine Flavio Cobolli deve arrendersi a un Borna Coric raramente quadrato e centrato come stasera. E’ il croato a volare in semifinale al torneo Atp di Montpellier 2024, ma l’azzurro gli lascia strada soltanto per alcuni passaggi a vuoto a inizio dei due rispettivi set, persi 6-3 6-4, non arrendendosi mai e ribellandosi al risultato in più occasioni. Per il giovane tennista italiano, si chiude ai quarti di finale una bella settimana che può dare fiducia in vista della stagione della maturità , mentre per l’ex numero 12 al mondo si tratta di un ritorno in semifinale dopo oltre sei mesi da Winston-Salem, ed è una vittoria meritata.
L’approccio al match di Coric è strepitoso e Cobolli va subito in difficoltà : arriva il break da parte del croato, che si porta avanti 3-0, e solo da questo momento in avanti l’azzurro mette in mostra il meglio del suo tennis. Non basta però per rientrare in partita, anche perché l’unica occasione, nel nono game in cui il suo avversario serviva per il set, viene sprecata: palla controbreak annullata e poi Coric si guarda bene dal concederne un’altra e chiude il set sul 6-3. Nel secondo set stesso copione, visto che il break per Coric arriva agli albori, nel quarto gioco, e su quello il croato si costruisce la vittoria di set e match, anche se stavolta sono due le palle per rientrare on serve a disposizione di Cobolli, nel sesto game, entrambe annullate. Poi in due game di fila Cobolli, evidentemente stanco, va sotto 0-40, ma risale la china tenendo la battuta con cinque punti in fila. Il numero 4 di questo seeding, però, non concede più chance in risposta e dopo un’ora e trentasei minuti si prende la vittoria.
Non tutto facile per Holger Rune, ma il danese riesce a vincere la resistenza del sorprendente statunitense Mmoh, che chiude una bella settimana arrendendosi ai quarti di finale del torneo francese. Un break per parte a inizio primo set, con il numero sette al mondo che è il primo a vedersi strappato il servizio, poi c’è anche una palla set non sfruttata da Rune nel decimo game e allora l’epilogo ovvio è quello del tie-break, in cui alla fine la spunta il danese per 8-6. Nel secondo set, lo statunitense cala in modo inevitabile e subisce break in apertura, quindi ancora una palla break per Rune che non la sfrutta, ma al quale basta servire molto bene di lì alla fine per volare in semifinale.
Nelle altre sfide di giornata, gran derby kazako che si risolve soltanto al terzo set. Parte bene Shevchenko, che rifila il 6-4 a Bublik nel primo set, anche se con un andamento molto particolare: avanti 3-0 pesante, il numero 59 al mondo poi cede il servizio e fa rientrare in partita il numero 29 del ranking Atp, che si porta definitivamente in parità strappando ancora il servizio nell’ottavo gioco. Ecco però il nuovo colpo di scena: consueto passaggio a vuoto di Bublik e Shevchenko ritrova il break che poi difende per il 6-4. Bublik alza a quel punto il livello e nel secondo set emerge il suo valore: un break al momento più propizio, nel quarto gioco, difeso alla grande da lì alla fine, con anche due palle set non sfruttate in risposta nell’ottavo game e poi il nono game al servizio che gli frutta il 6-3. Si va al set decisivo e Bublik è perfetto: prima una palla break non sfruttata agli albori del parziale, poi nel nono game il break che gli consente di servire per il match: ci sono tre break point annullati dopo un match point sprecato, alla seconda chance però la testa di serie numero due del tabellone non si fa pregare.
Il suo sfidante sarà un Auger-Aliassime in grande spolvero contro l’idolo di casa Mayot: una vittoria in due set, il primo molto combattuto che si chiude sul 7-5, ma con il servizio che salta completamente nella fase centrale del parziale, visto che per quattro game di fila assistiamo a break e controbreak. Sembra tutto apparecchiato per il tie-break come ovvio epilogo, invece il canadese sorprende il francese strappandogli il servizio a quindici per il 7-5. E nel secondo set il transalpino va in tilt e perde con un nettissimo 6-1: due break per il canadese che può servire per il match già nel settimo gioco e non perdona.
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