
Luciano Darderi - Foto Tennis Napoli Cup
Luciano Darderi continua a sorridere. Flavio Cobolli invece saluta l’ATP di Monaco di Baviera col rimpianto di chi si è fatto sfuggire un’occasione contro il kazako Alexander Shevchenko. Stati d’animo diversi per gli ultimi due tennisti italiani ad aver sollevato un titolo sul circuito maggiore. Dopo il trionfo all’ATP 250 di Marrakech, Darderi parte bene e batte col punteggio di 7-6(3) 7-6(3) il lucky loser Christopher O’Connell (n. 87). Agli ottavi di finale, se la vedrà con il serbo Miomir Kecmanovic (n. 48).
L’avvio di gioco non è facile. Darderi deve cancellare in totale tre palle break tra il terzo e il quinto game, mentre O’Connell concede poco o nulla nei turni di servizio, come dimostrano anche i numeri: 74% di prime in campo, 77% di punti vinti con la prima di servizio e 78% con la seconda in un primo set deciso però al tie break, dove la concentrazione dell’australiano traballa. O’Connell è il primo a piazzare un mini break, ma la reazione feroce di Darderi porta al sorpasso. L’azzurro sale sul 6-3 e al primo set point chiude i giochi. Copione simile nel secondo, ma con sfumature diverse. In questo caso è l’australiano a concedere due palle break (tutte annullate), mentre Darderi non concede niente al rivale. Si va al tie break e ancora una volta è l’italiano il più lucido. O’Connell recupera un mini-break, ma dal 4-3 in poi l’italiano è impeccabile. Il 44esimo e ultimo vincente è un dritto in contropiede, che chiude una prova più che incoraggiante per l’italiano, autore di 12 ace (8 dei quali nel primo set).
Stato d’animo diverso in casa Cobolli. A far festa è Shevchenko, numero 104 del ranking, che vince 6-7(2) 6-3 6-4 al termine di un match rocambolesco, che alla fine ha premiato chi ha commesso meno errori (58 quelli non forzati dell’italiano, sei in più del rivale). Dopo due break a testa, Cobolli non sfrutta quattro set point sul servizio dell’avversario, ma riesce a sistemare la pratica al tie break, dove si impone con un netto 7-2. Nel secondo periodo a rompere l’equilibrio è invece un break incassato da Cobolli nel sesto game, frutto di un servizio fino a quel momento tutt’altro che solido (53% la percentuale di prime di servizio). Un assist per Shevchenko, che cancella due palle break nel momento cruciale e sul primo set point pareggia i conti. Il nervosismo entra in gioco e nel terzo set Cobolli si ritrova sotto 0-4, con tanto di tre palle break dello 0-5 cancellate. La reazione d’orgoglio c’è, ma non basta. L’italiano ritrova il centro del ring e riesce a salire sul 4-4. Da qui in poi succede di tutto. Shevchenko strappa nuovamente il servizio (4-5) e va a servire per il match. Cobolli non sfrutta quattro palle del 5-5 e cancella tre match point, ma deve arrendersi al quarto tentativo. Un passo falso nella ricerca di continuità dopo il trionfo di Bucarest.