Proprio come accaduto nel 2022, quando l’olandese dovette ritirarsi dopo pochissimi minuti a causa di un malessere, saranno Holger Rune e Botic van de Zandschulp a contendersi il titolo dell’ATP 250 di Monaco di Baviera. Il numero 7 del mondo, già finalista nel Masters 1000 di Monte-Carlo la scorsa settimana, ha sconfitto nettamente l’australiano Christopher O’Connell nel penultimo atto della manifestazione bavarese: 6-3 6-2 il punteggio finale dopo 1 ora e 18 minuti di partita, un match in cui il danese è stato perfetto ad annullare tutte le 8 palle break concesse, quattro delle quali nel corso di un primo parziale combattutissimo. Conquistato un break inziale e involatosi sul 3-0, Rune ha dovuto sudere tutte le proverbiali sette camicie per conservare il vantaggio fino al traguardo: 2 palle break annullate nel quinto game, altrettante depennate nel settimo e una pericolosa situazione di 30-30 da affrontare sul 5-3. Decisamente più agevole, invece, è stato il compito che il 19enne di Gentofte ha dovuto svolgere nella seconda frazione: due turni di servizio interlocutori ad aprire il set, poi l’allungo definitivo del danese, che ha ottenuto due break di vantaggio. Portatosi avanti 5-2 e servizio, O’Connell ha avuto quattro chance a disposizione per rendere il passivo meno pesante, tuttavia Rune è stato impeccabile anche in quella circostanza e ha chiuso per 6-3 6-2.
Il suo avversario in finale, come già accennato, sarà van de Zandschulp: il numero 29 del mondo ha salvato due set point nel secondo set e si è imposto su Taylor Fritz con il punteggio di 6-4 7-6, ottenendo la sua seconda vittoria stagionale contro un Top 10 e la sesta della carriera, la seconda sulla terra rossa dopo quella ottenuta un anno fa, proprio a Monaco di Baviera, contro l’allora numero 7 Casper Ruud. È stata una bella battaglia dalla durata di 1 ora e 46 minuti, in cui van de Zandschulp ha saputo rispondere colpo su colpo a tutti i tentativi di rimonta da parte di un Fritz che, con il passare dei minuti, ha innalzato il livello del suo gioco dopo un primo parziale piuttosto sottotono. In seguito alla finale persa nella manifestazione bavarese l’anno scorso, questa sarà la seconda della carriera per il 27enne di Wageningen, che proverà a prendersi la rivincita e l’onore di sollevare finalmente al cielo il trofeo di un torneo del circuito maggiore. Per Rune, invece, sarà la sua finale numero 7: 3-3 il suo record sin qui, 1-1 per quel che concerne la terra battuta.