Matteo Berrettini si arrende solamente al fotofinish nella finale dell’Atp di Monaco 2019. Il tennista romano, a caccia di una fantastica doppietta dopo il titolo di Budapest, si inchina al tie-break del terzo nell’atto conclusivo contro Cristian Garin: 6-1 3-6 7-6(1) lo score che regala al cileno il secondo titolo del 2019 ma che non ridimensiona quanto ottenuto dall’italiano nelle ultime due settimane, capace di lottare sino all’ultimo con uno dei tennisti più in forma del momento nonostante la semifinale contro Bautista-Agut giocata solamente in mattinata.
PRIMO SET – Tutte le fatiche degli ultimi quindici giorni di Matteo riaffiorano infatti in apertura di match. Dopo aver tenuto il primo turno di servizio Berrettini fatica a tenere il ritmo da fondo imposto dal cileno e va subito sotto concedendo il break nel quarto game con un doppio fallo e un brutto errore nei pressi della rete. Garin ringrazia e allunga ulteriormente sul 5-1, prima di chiudere sul 6-1 nonostante quattro palle break concesse con qualche distrazione di troppo.
SECONDO SET – La reazione di Berrettini nel secondo, tuttavia, è da giocatore vero. Il romano stringe i denti, non concede chance di break al suo avversario nonostante un paio di game ai vantaggi e nel rush finale esprime il miglior tennis di giornata. Sul 4-3 mette pressione a Garin che, sotto qualche goccia di pioggia che torna a scendere su Monaco, si disunisce e perde le misure con il rovescio capitolando alla terza palla break con una stecca di dritto che tradisce tutta la sua tensione. E Berrettini, al servizio per allungare al terzo, è semplicemente perfetto: tre ace su quattro punti ed è 6-3 con tanto di pugno verso il proprio box.
TERZO SET – La scarica di adrenalina accende la finale: Berrettini serve come un treno e perde un solo punto nei primi tre turni, Garin tiene botta e scoppia la palla col dritto. La svolta in favore del cileno sembra poter esserci sul 4-3: questa volta è lui, grazie ad un paio di risposte cariche e atterrate negli ultimi centimetri utili, a trovare il break e costruirsi la possibilità di servire per il match. A un passo dal traguardo, però, il numero 47 al mondo si irrigidisce: in un lampo si ritrova sullo 0-40 e alla terza palla break utile Berrettini prende la via della rete al seguito di un robusto dritto e chiude con la volèe. Matteo ritorna in carreggiata, raggiunge quota dieci ace per pareggiare il conto sul 5-5 e si issa al tie-break decisivo. Nel finale di partita, però, Garin pesca diversi jolly: dall’1-1 sono sei i punti consecutivi messi a segno, tra dritti pesanti, passanti di rovescio e veronica a rete per chiudere in bellezza.