I sedicesimi di finale dell’Atp 250 di Marrakech vanno in scena con in campo l’italiano Fabio Fognini e il ceco Jiri Vesely. Fognini subisce una sconfitta dura e non riesce a rifarsi del brutto periodo che ultimamente lo ha interessato, mettendo in scena sprazzi del suo grande talento, ma evidenti segni della palese fragilità mentale che caratterizza i suoi momenti di buio; il risultato parla chiaro: 7-6(2), 6-4.
Il primo set si apre con Vesely molto solido al servizio, avendo ricavato ben 4 aces nei primi due turni di battuta. Fognini risponde colpo su colpo, tenendo anche lui a servizio e procurandosi due palle break nel corso del quinto gioco, che prontamente il ceco neutralizza facendo leva sulla potenza del suo mancino lungolinea. I giocatori tengono saldamente i rispettivi turni di battuta fino al 6-6, l’uno puntando sulla velocità dei colpi e l’altro sul gioco strategico; da segnalare Fognini che annulla due set point con il servizio sugli sviluppi del decimo gioco. Il tie break si apre con un mini break immediato di Fognini, che però crolla sotto la pressione offensiva di Vesely, che fa sua una serie di tre punti strappati alla battuta dell’italiano e chiude rapidamente il parziale con un 7-2.
Il secondo set si apre con un sanguinoso break a favore del tennista ceco nel corso del terzo game, sfruttando il nervosismo di Fognini e si porta rapidamente sul 3-1. La situazione si ripete nel quinto gioco, con il ligure apparso demotivato e Vesely scappa sul 5-1. Fognini opera una reazione d’orgoglio e riesce a conquistare il break sugli sviluppi dell’ottavo game e confermare il buon momento ottenendo il nono game aiutandosi con il servizio. Il ceco chiude i conti con un turno di battuta solido per il 6-4 finale abbastanza meritato nel complesso. Non tutto da buttare per Fognini, che ha comunque mostrato di poter reagire a questo momento negativo con la sua consueta classe.