I sedicesimi di finale dell’Atp di Lione 2019 aprono i battenti con quattro incontri parecchio coinvolgenti e ricchi di emozioni, ovvero la sfida fra i giovani Opelka e Moutet, vinta dal giocatore di casa per 6-3, 2-6, 7-6(10), lo scontro fra l’esperto Cuevas ed il next-gen Hurkacz conclusosi 6-4, 6-4 per il sudamericano, la disputa con protagonisti l’estroso Paire e McDonald, terminata 3-6, 7–6(5), 6-1 per il francese e il match conclusivo tra la promessa Auger–Aliassime e Millman, terminato 7-6(3), 7-5 per il canadese.
OPELKA-MOUTET
Il primo set si apre splendidamente per Moutet, il quale sfrutta la bassa percentuale di prime in campo dell’avversario e trova profondità in risposta, strappando la battuta ad Opelka in apertura. Il francese conferma il break appena attuato mantenendo con serenità il servizio a 0 per il 2-0 lampo.
Lo statunitense prova a reagire e riesce a tenere la battuta ai vantaggi, pur soffrendo ancora con la seconda di servizio. Nel corso del quarto game Opelka ottiene due possibilità per conquistare un contro-break potenzialmente importante, ma Moutet è bravo a trovare le contromisure tattiche adeguate a vanificare i tentativi dell’americano e si porta sul 3-1.
Entrambi gli atleti trovano stabilità al servizio, concedendo le briciole ai rispettivi avversari sino al 5-3 francese. Sugli sviluppi del nono gioco, Moutet riesce ancora a trovare un break determinante per le sorti del primo parziale, delineando il 6-3 conclusivo.
Il secondo set inizia bene per Opelka, che riesce a strappare il servizio al francese nel corso del terzo game e vola sino al 4-2 ritrovando solidità al servizio e ottime percentuali con la prima, riscattando quelle del set precedente.
Nel settimo game, a conclusione di un gioco maratona e dopo tre chances di break annullate da Moutet, il francese infine cede ancora la battuta che comporta il 5-2 dello statunitense.
Opleka chiude i conti del secondo parziale sugli sviluppi dell’ottavo game, mantenendo il servizio a 30 e disegnando il 6-2 al secondo match point a disposizione.
Il terzo set propone una godibile sfida di nervi fra i due atleti in campo, i quali riescono con relativa tranquillità ad arrivare sino al 3-3. Il primo giocatore a rompere gli equilibri è Opelka, il quale trova il potenzialmente fondamentale break del 4-3 ai vantaggi rimontando da una situazione negativa di 40-0, ma Moutet non demorde e nel corso del game successivo effettua il contro-break immediato a 0 che vale il 4-4.
La battuta resta vigorosa da ambedue le parti e l’incontro scivola repentinamente sul 6-6. Il tie break si svolge magnificamente per Opelka sino al 6-4, ma accade un episodio che sconvolge psicologicamente l’americano: sul primo dei due match point a sua disposizione, Opelka lascia sfilare un dritto di Moutet a suo parere ampiamente out, ma il giudice di sedia non è dello stesso avviso e assegna il punto al francese, per il 6-5 che fa completamente perdere la concentrazione al gigante statunitense.
Difatti Opelka commette un sanguinoso doppio fallo che permette a Moutet di far sua la sfida sul 12-10, e al termine del match non stringe la mano al giudice in segno di disappunto per quanto accaduto nel momento clou della partita.
CUEVAS-HURKACZ
Il primo set si sviluppa sulla linea del completo equilibrio fra i due atleti in campo, i quali mantengono senza problemi i rispettivi turni di servizio senza concedere occasioni di break agli avversari sino al 4-4.
La svolta del primo parziale si presenta nel corso del nono game, in quanto Hurkacz va in grave difficoltà sulla profondità trovata in risposta da Cuevas con il rovescio, il quale ottiene peraltro una importante opportunità di break e sfrutta l’attimo giusto per portarsi sul 5-4. Il sudamericano decreta il termine del set sul punteggio di 6-4, mantenendo il turno di battuta a 0 sul velluto.
Il secondo set presenta un andamento molto simile a quello del parziale precedente, con entrambi i giocatori ordinati al servizio, ma questa volta il momento cruciale si presenta sugli sviluppi del quinto gioco, in quanto Cuevas riesce nuovamente a trovare le soluzioni adeguate per mettere in apprensione Hurkacz e conquista il fondamentale break del 3-2 ai vantaggi, rimontando un 40-15 in favore del polacco.
Il match scorre velocemente sino alla sua definitiva conclusione con il risultato di 6-4, grazie anche al devastante rendimento alla battuta di Cuevas, che concede appena un punto negli ultimi tre turni di servizio a sua disposizione: superlativo.
PAIRE-MCDONALD
Il primo set inizia splendidamente per McDonald, il quale strappa immediatamente il servizio a Paire ai vantaggi, forzando più volte sulla diagonale del dritto, noto punto debole del francese, per l’1-0.
L’americano conferma il vantaggio appena raggiunto mantenendo il proprio turno di servizio a 15 e avanza 2-0. Entrambi i giocatori trovano compostezza alla battuta e non concedono chances di break ai rispettivi avversari: McDonald punta sull’intensità da fondo campo e spinge ripetutamente sul dritto francese inducendolo spesso ad errori, seppur non forzati, mentre Paire trova alcune splendide soluzioni con il suo rovescio lungolinea sempre efficiente.
La definitiva svolta del primo set si presenta sugli sviluppi del nono gioco, in quanto lo statunitense punisce Paire su alcune seconde di servizio giocate quasi superficialmente e stabilisce il 6-3 che chiude i conti del parziale.
Il secondo set si apre bene alla battuta per entrambi i giocatori che mantengono i propri turni di servizio senza alcun grattacapo: 1-1 primordiale. McDonald palesa delle evidenti difficoltà a gestire il rovescio incrociato in risposta del francese nel corso del terzo e del quinto game, ma annulla ben quattro palle break e in entrambi i casi se la cava con fermezza sino al 3-2 in suo favore.
Paire prende sempre più il pallino del gioco in mano e conquista infine l’importante break sugli sviluppi del settimo gioco alla settima opportunità di break a sua disposizione nel set, che vale il 4-3.
Il francese però subisce una repentina rimonta di McDonald, il quale torna a martellare pericolosamente sul dritto di Paire, che non gestisce nel migliore dei modi la pressione e concede un contro-break nel decimo gioco, che permette allo statunitense di portarsi successivamente sul 6-5, assicurandosi dunque il tie break. McDonald va sopra 0-30 nel corso del dodicesimo gioco, ma il francese amministra perfettamente la pressione e trascina il set sul 6-6, anche grazie a due aces fondamentali.
Il tie break è sin da subito molto equilibrato, ma Paire riesce ad ottenere il primo mini break con la consueta costanza di rendimento del rovescio, portando il risultato sul 5-3. McDonald riesce a rientrare nel punteggio sino al 6-5, attuando un contro-mini break, ma il francese conquista il decisivo punto del 7-5 e fa suo il secondo parziale.
Il terzo set è dominato in lungo e in largo da Paire sin dalle battute iniziali, difatti il francese ottiene ben 5 giochi consecutivi, trovando fiducia e varietà di soluzioni, ma soprattutto facendo divertire il pubblico, dopo momenti di alta tensione in precedenza. Il francese chiude i conti del match sugli sviluppi del settimo gioco, annullando due palle break e delineando il 6-1 conclusivo.
AUGER-ALIASSIME-MILLMAN
Il primo set si apre positivamente al servizio per entrambi i giocatori, i quali infatti mantengono i rispettivi turni di battuta per l’1-1 iniziale.
Nel terzo game Millman conferma l’ottimo inizio con il dritto da fondo campo e ottiene repentinamente il 2-1, ma Auger-Aliassime pareggia i conti facendo leva sul classico schema servizio-dritto: 2-2 il risultato.
L’australiano mantiene a 0 il turno di servizio del quinto gioco mostrando un’apprezzabile intensità in proiezione offensiva e si porta saldamente sul 3-2. Il canadese non perde la concentrazione e fissa il punteggio sul 3-3 sfoderando peraltro 2 aces ed un rendimento primordiale al servizio parecchio positivo.
Nel corso del settimo gioco, Auger-Aliassime trova profondità in risposta e ottiene 3 chances di break sullo 0-40, ma Millman rimonta con grande caparbietà e conquista ai vantaggi un game che sembrava compromesso, portandosi sul 4-3.
Sugli sviluppi dell’ottavo gioco, l’australiano mette in grave difficoltà Auger-Aliassime con insidiose risposte che mandano più volte fuori giri il canadese, il quale però riesce comunque ad aggiudicarsi il game ai vantaggi annullando due palle break per il 4-4.
Il canadese vanifica altre due ghiotte opportunità di break nel corso dell’undicesimo game, gestendo malamente gli scambi decisivi e permettendo all’australiano di raggiungere il 6-5. Auger Aliassime mantiene saldamente il turno di battuta del dodicesimo gioco e trascina il match sul 6-6. Il tie break inizia come meglio non potrebbe per il canadese, in quanto Millman spara via un comodo dritto che comporta l’1-0 in favore del classe 2000.
Auger-Aliassime vola velocemente sul 6-1, grazie alle sue esplosive potenzialità e anche a causa di un Millman sin troppo scarico con il dritto che tanto era stato efficace precedentemente. L’australiano prova una timida reazione arrivando sino al 6-3, ma il canadese chiude sul 7-3 e fa suo il primo parziale.
Il secondo set si apre bene per Auger-Aliassime, che mantiene a 0 il turno di battuta d’esordio senza alcun rischio. Millman risponde prontamente tenendo anch’egli il servizio a 15 con serenità e delinea dunque l’1-1 iniziale.
Nel corso del quinto game il canadese va in difficoltà ed è costretto ad affrontare due palle break, una di queste per un suo grossolano errore a rete, ma le neutralizza con la solida prima di servizio, che nel corso del match lo ha aiutato in più di un’occasione: 3-2 il punteggio.
Entrambi i giocatori mantengono saldamente i turni di battuta a loro disposizione sino al 5-5, sia per evidenti meriti di chi si accinge a servire, ma anche per alcuni demeriti ed imprecisioni di chi risponde. La svolta del secondo parziale si sviluppa nel corso del dodicesimo game, in quanto Aliassime trova profondità e concretezza in risposta, facendo peraltro buona guardia a rete come poche volte durante il corso del match era riuscito a fare, e conquista il conclusivo e meritato 7-5.