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Gli ottavi di finale dell’Atp di Houston 2019 regalano degli scontri avvincenti e sorprendenti, ossia la sfida fra l’americano R. Harrison e lo svizzero Laaksonen, conclusa per 4-6, 5-7, il match, molto intenso, fra il francese Chardy ed il chileno Garin, terminato 6-3, 6-7(4), 6-7(7) e la disputa fra i due next gen Opelka e Ruud, finita 6-4, 4-6, 4-6
HARRISON-LAAKSONEN
Durante il primo set della partita, Laaksonen parte molto forte, sfruttando i vari errori di un Harrison poco lucido e conquistando due break di fila, per un 3-0 iniziale che sembra già indirizzare la partita. Lo svizzero classe ‘94, galvanizzato dai break in suo favore, sfodera un magico passante incrociato su un attacco potente e preciso di Harrison, che sorprende l’americano e delizia il pubblico per il 4-0 parziale. Harrison prova a riprendere contatto con la partita e tiene il servizio del quinto gioco a 0, caricandosi alla fine dell’ultimo servizio vincente. Laaksonen si rilassa un po’ troppo e l’americano sfrutta il momento per forzare sul dritto dell’avversario che alla fine di un lungo scambio cede, concedendo il gioco che vale il 4-2. Il tennista di Shreveport consolida il suo recupero tenendo con qualche problema il turno di battuta del settimo gioco per il 4-3 che mette ulteriore pressione allo svizzero. Laaksonen non si fa però sorprendere e tiene saldamente i turni di servizio rimanenti, per un 6-4 tutto sommato meritato. Il secondo set si apre nuovamente con un break in apertura da parte di Laaksonen, che nel corso del terzo gioco sfrutta un doppio fallo letale di Harrison per il momentaneo 2-1. Entrambi i giocatori, nei game successivi, offrono uno spettacolo divertente, esaltando il pubblico con varie palle break annullate per parte, tra le quali spiccano i tre match point neutralizzati da Harrison nel nono gioco. L’americano aggancia addirittura Laaksonen nel decimo gioco, sfruttando un rovescio incrociato parecchio utilizzato nel corso di tutta la partita e portando il risultato sul 5-5. Lo svizzero reagisce subito, capitalizzando nel corso del game successivo una palla break nuovamente regalata con un doppio fallo da Harrison, che nei momenti cruciali della partita perde tutta la lucidità precedentemente dimostrata. Laaksonen chiude agevolmente il match con il turno di servizio che vale il 7-5 finale.
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CHARDY-GARIN
La prima parte del primo set mostra la solidità del servizio dei due protagonisti in campo, che non soffrono le pressioni avversarie e tengono senza problemi i propri turni di battuta fino al parziale di 3-2 in favore di Chardy. Il sesto game è però fatale a Garin, il quale soffre le potenti risposte di dritto del francese, che gli permettono di ottenere un break decisivo per le sorti del set e di portarsi sul 4-2 che rappresenta una prima fuga. Chardy annulla con un potente dritto una palla break subita nel settimo gioco e porta a compimento un 6-3 senza troppi pericoli che chiude il primo parziale. Nel secondo set, il copione è simile a quello precedente, con il sesto game ancora letale per chi è a servire, in questo caso Chardy, che perde la battuta in favore di Garin che da fondo campo mette pressione più volte sul rovescio del francese per il 2-4. Chardy riconquista però caparbiamente il break perso, sfruttando una palla break concessa da Garin sugli sviluppi del nono gioco. Il set scivola al tie break, in cui Garin è il primo ad ottenere un mini break che vale il 2-1; Chardy reagisce con il mini break del 5-4 ma il chileno non molla e conquista i due punti sul servizio del francese, chiudendo il tie break sul 7-4. Il terzo set è caratterizzato da molteplici break che rendono la partita imprevedibile e mostrano palese stanchezza di entrambi i tennisti. Il primo break, nel terzo gioco, è favore di Garin per l’1-2 in suo favore e nessuno dei due giocatori tiene il proprio turno di servizio fino al 4-3 in favore di Chardy, che mette ulteriormente la freccia strappando la battuta all’avversario durante l’ottavo gioco, per il 5-3 che sembra rappresentare l’epilogo del match. Garin però non molla e annulla ben 4 match point, godendo dei grossolani errori del francese dettati dalla poca energia rimasta e impatta sul 5-5, dopo aver anche tenuto il servizio del game successivo. Il set si prolunga nuovamente al tie break in cui il chileno scappa sul 4-1 con due mini break, ripreso da Chardy che recupera fino al 4-3. Entrambi i giocatori conquistano un’opportunità di match point a testa, non sfruttata a dovere, ma la seconda è quella buona per Garin, che sfrutta un dritto scarico di Chardy che si infrange sulla rete, per il 9-7 finale e continua a sorprendere dopo la meravigliosa vittoria contro Pablo Cuevas.
OPELKA-RUUD
Il primo set della sfida si apre con entrambi i giocatori ordinati nei rispettivi turni di battuta. Il norvegese fa leva sulla difficoltà nel coprire velocemente il campo del gigante americano e Opelka sulla sua potenza nei fondamentali. Opelka non concede palle break, mentre Ruud ne annulla due nel corso del secondo e del quarto gioco. La svolta del set si presenta nel corso del decimo gioco, durante il quale Ruud soffre terribilmente la profondità dei colpi dell’avversario e concede il break che consegna il 6-4 in favore di Opelka che chiude il primo parziale. Il secondo set inizia con un break immediato di Ruud, che sfrutta la prima indecisione alla battuta di Opelka e lo punisce per lo 0-1 primordiale. Ruud tiene magnificamente tutti i turni di servizio del set, mantenendo quattro servizi su cinque a 0 e facendo suo un set mai in discussione. Nel terzo e conclusivo set, i due giocatori, con tranquillità, mantengono i loro turni di servizio senza mai concedere opportunità di break fino al 3-3. Il settimo gioco è fatale al tennista americano, che concede una palla break che Ruud sfrutta senza pensarci due volte e attua il vantaggio portandosi sul 3-4. Il match si conclude velocemente con entrambi i giocatori che tengono i rispettivi servizi a 0 e Ruud conquista una dura vittoria in rimonta con il 6-4 finale, offrendo continuità al solido successo del turno precedente contro Dellien.
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