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Atp Gstaad 2024, Berrettini è in semifinale: per sconfiggere Auger-Aliassime bastano due tie-break

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini - Foto Patrick Dancel/IPA Sport

Il torneo ATP 250 di Gstaad 2024 continua a portare bene a Matteo Berrettini, che dopo il titolo vinto nel 2018 e la finale raggiunta nel 2022, approda in semifinale. Sconfitto, come da pronostico, in due tie-break Felix Auger-Aliassime, che ha dato del filo da torcere all’azzurro, tenendolo in campo per 2h10′, ma nei momenti chiave è mancato. Il prossimo avversario di Berrettini sarà Stefanos Tsitsipas, prima testa di serie e giustiziere di Fabio Fognini. Il greco è avanti 3-0 nei precedenti e partirà favorito.

Difficile da dire adesso a caldo cosa abbia fatto la differenza oggi. Sicuramente entrambi abbiamo servito bene e abbiamo avuto più chance nel primo che nel secondo set. Personalmente mi sono detto di stare calmo perché le occasioni sarebbero arrivate – ha evidenziato Berrettini nell’intervista post-match – Ora è importante recuperare in vista di domani, ma dopo le difficoltà degli scorsi mesi non è un problema giocare match ravvicinati, anzi più gioco e più sono contento. Contro Tsitsipas sarà una sfida dura, ma mi piacciono le condizioni qui perché si sposano bene col mio gioco. Farò sicuramente del mio meglio“.

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CRONACA – Il match si apre con una serie di game rapidi e dominati dal giocatore al servizio, ma dal quinto gioco la musica cambia. Berrettini si procura infatti quattro palle break, ma sbaglia qualche rovescio di troppo e non riesce a strappare la battuta al rivale. Nel game seguente, invece, i ruoli s’invertono: le palle break sono tre e consecutive in favore di Auger-Aliassime, ma l’azzurro serve alla grande ed esce indenne dalla situazione complicata.

Dei seguenti sei giochi, ben cinque vengono vinti a 30 ma nonostante qualche difficoltà per il giocatore in battuta, non ci sono palle break e la strada per il tie-break è tracciata. Berrettini parte meglio ed è avanti nel punteggio per il 90% della durata del tie-break, ma fatica ad infliggere il colpo del ko all’avversario, anche a causa di gravi errori. Alla fine, il nastro porta via il dritto di Auger-Aliassime e consegna a Matteo sia il tie-break per 9 punti a 7 che un primo set da 1h10′.

Decisamente diverso il copione nel secondo set, in cui i game sono molto più rapidi, meno equilibrati e chi serve non concede praticamente nulla all’avversario. D’altronde parlano chiaro le percentuali di punti vinti con la prima di servizio, superiori all’80% sia per Berrettini che per Auger-Aliassime. L’unico vero momento in cui sembra poter arrivare il break è l’ottavo gioco (l’unico di tutto il set ai vantaggi), in cui il canadese si complica la vita a suon di doppi falli.

Matteo però può fare ben poco perché non appena il suo avversario ritrova la prima e dei punti diretti, lo scambio non parte nemmeno. Poco dopo lo scoccare delle due ore di gioco, si giunge dunque al tie-break, il secondo del match. Rispetto a quello del primo set, stavolta non c’è storia e Berrettini scappa immediatamente sul 5-0, per poi chiudere con un comodo 7-2 e volare in semifinale.

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