È il gran giorno della finale a Torino, dove si assegna il titolo delle Nitto ATP Finals 2024 in quello che una volta veniva definito ‘Master’. Da un lato della rete, per il secondo anno consecutivo, troviamo Jannik Sinner. Dall’altro, invece, non c’è questa volta Novak Djokovic, trionfatore della passata edizione, ma bensì Taylor Fritz. Alle Finals non è pratica inusuale ritrovare nell’atto conclusivo della competizione due giocatori che si sono già affrontati nella fase di round robin. Era accaduto dodici mesi fa, quando il tennista di Sesto Pusteria riuscì a sconfiggere il serbo nel girone, salvo poi arrendersi la domenica successiva. Anche questa volta Jannik Sinner arriva all’appuntamento forte di un incontro vinto pochi giorni prima con il punteggio di 6-4 6-4 contro un’ottima versione di Fritz, ma pur sempre non sufficiente per poter impensiere l’attuale numero uno al mondo, sempre chirurgico nel trovare l’allungo nel momento più opportuno.
E un po’ era accaduto lo stesso anche nella finale che ha assegnato a inizio settembre l’ultimo Us Open. Qualche minuscolo momento di appannamento nel terzo set, ma per il resto una partita che filò via liscia per il tennista italiano. E alzi la mano chi, vedendo il match, anche per solo un attimo, abbia avuto timore che potesse complicarsi quella sfida. I progressi messi a segno da Fritz sono evidenti, sotto gli occhi di tutti. E confermarsi in questo torneo dopo la splendida cavalcata di New York ne è la controprova. Il tennista californiano è il primo statunitense a giocare la finale di questo evento a distanza di 18 anni dall’ultima volta, quando James Blake finì per essere spazzato via poi da Roger Federer. Ma per testare Jannik Sinner, fin qui, quest’evoluzione non è bastata. D’altronde se è vero che essere n°4 al mondo rappresenta un risultato eccezionale e Fritz da lunedì lo sarà, essere il n°1 indiscusso con più di 11.000 punti conquistati in stagione significa essere comunque su un livello decisamente diverso.
E poi diciamolo, il buon Jannik non vede l’ora di finalmente festeggiare qualcosa davanti allo splendido pubblico di casa. I suoi innumerevoli successi recenti sono tutti arrivati lontani dal Bel Paese, compreso il trionfo in Coppa Davis, mentre l’ultima apparizione in Italia prima di questo torneo risaliva proprio alla già citata sconfitta contro Djokovic, con nel mezzo una difficile rinuncia a Roma. In un 2024 straricco di trionfi ma anche molto complesso a livello mentale per la nota questione relativa al caso clostebol, il fenomeno di Sesto Pusteria in questi giorni nel capoluogo piemontese si è potuto godere al massimo il supporto e l’affetto di migliaia e migliaia di persone nei suoi confronti. E festeggiare questa sera non potrebbe che essere la più classica delle ciliegine sulla torta.