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Novak Djokovic inizia con una vittoria soffertissima il suo percorso alle Atp Finals 2023 di Torino, battendo un grande Holger Rune con il punteggio di 7-6(4), 6-7(1), 6-3 dopo oltre tre ore di battaglia per quella che è probabilmente una delle partite più belle della stagione. Un risultato che porta il serbo numero uno del mondo a essere l’avversario di Jannik Sinner nella sessione serale di martedì. Djokovic inoltre si garantisce con questa vittoria la chiusura dell’anno in vetta al ranking mondiale. Dall’altra parte Rune esce tra gli applausi e con la consapevolezza di potersela giocare anche nelle prossime partite contro Tsitsipas e appunto Sinner.
CALENDARIO COMPLETO ATP FINALS
ATP FINALS: PUNTI PER IL RANKING
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La cronaca – La partita inizia subito su ritmi molto alti, con Rune che mette in mostra già i cambiamenti messi in atto con Becker sulla sua panchina. Gioco molto più sparagnino e aggressivo per il danese, che in avvio mette in difficoltà Djokovic. Il serbo infatti è il primo a concedere palle break nel quinto game, cedendo la battuta alla terza occasione non senza colpe dopo un doppio fallo e una volèe decisamente rivedibile. Rune va avanti 3-2 e servizio, ma il numero uno del mondo reagisce subito sfruttando a sua volta un paio di doppi falli del suo giovane avversario. L’immediato controbreak vale il 3-3, con la partita che prosegue su un livello davvero alto su entrambi i lati del campo. Nel finale di set è Djokovic ad avere qualche chance in più, ma Rune si salva da 0-30 e 15-30 anche con la collaborazione del serbo. Si va quindi al tiebreak, con Rune che trova il minibreak nel primo punto ma poi subisce il parziale di Djokovic. Il serbo sale di livello nel momento decisivo e si porta sul 5-2, per poi chiudere con una spettacolare risposta vincente in allungo per il 7-4 che chiude il primo parziale dopo oltre un’ora e dieci minuti di battaglia.
Il secondo set riparte con un Rune se possibile ancor più combattivo e capace di prendersi subito il break di vantaggio sul 2-0. Il terzo game regala spettacolo, con scambi incredibili e Djokovic capace di ottenere nuovamente il controbreak immediato nel delirio del pubblico di Torino. Nei game successivi entrambi concedono poco al servizio, mantenendo un livello davvero elevato e con pochi errori. Nella fase calda del set però succede di tutto: avanti 5-4 Rune attacca a più non posso e si procura un set point, annullato da Djokovic con una coraggiosa prima palla sul rovescio incandescente del danese. Il serbo si difende alla grande e si va ancora al tiebreak, dove però Djokovic commette subito due errori e praticamente scompare dal campo. Rune danza leggero sulle ali dell’entusiasmo e in un attimo è 7-1 in suo favore, con il match che dopo due ore e venticinque minuti di gioco va al parziale decisivo.
Il terzo set si apre con il primo vero passaggio a vuoto di Rune, che subisce un parziale da 7-1 e cede la battuta consentendo a Djokovic di portarsi avanti 2-0. Potrebbe essere la svolta definitiva della partita, e invece per la terza volta nel match c’è l’immediato controbreak con Rune che rientra subito in partita portando Djokovic anche alla distruzione di una racchetta al cambio campo. La stanchezza inizia a farsi sentire, con Rune che dà segni di cedimento nel sesto game quando nuovamente deve affrontare palla break: il danese si affida a una grandissima smorzata al termine dello scambio più lungo del match e si salva, ma poi ripropone subito la soluzione della palla corta e viene punito da Djokovic. Il serbo si prende il break e stavolta lo conferma, salendo sul 5-2. Rune prova a giocarsela fino alla fine, ma il numero uno del mondo non trema al servizio e chiude con autorità dopo oltre tre ore di lotta.
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