Casper Ruud ha superato Andrey Rublev ramite il risultato di 2-6, 7-5, 7-6(5), al termine dell’incontro valevole come ultimo appuntamento dei gironi delle Nitto Atp Finals di Torino 2021. Partenza-lampo del moscovita, aggressivo nei frangenti a sua disposizione e dal tennis ‘asfissiante’, concretamente insostenibile per l’avversario. Ruud ha faticato a gestire i colpi potenti e precisi del russo, favoriti dalla rapidità specifica del cemento indoor torinese; dopo un parziale primordiale da dimenticare e un break in apertura nel secondo set, reazione d’orgoglio e mentalità di Ruud, superiore a sorpresa nelle fasi calde. Terzo e decisivo set a favore del sorprendente norvegese, caparbio nei momenti clou del confronto e in toto meritevole del successo. Ruud sfiderà Daniil Medvedev in semifinale, non partendo certamente favorito, seppur possa giocare le proprie carte. Rublev, invece, ha salutato la competizione dopo un successo contro Stefanos Tsitsipas e una sconfitta per mano di Novak Djokovic, con epilogo finale per mano di Ruud.
LA FASE INIZIALE
Primo set senza storia e in prettamente favorevole a Rublev, perennemente in spinta e soprattutto costantemente incisivo. Rublev ha tentato di variare e spezzare il ritmo dell’avversario, seppur le sue traiettorie con il dritto non abbiano punto e il suo rovescio abbia regalato sin troppo. Primo break moscovita al termine di un terzo game mortificante per il norvegese, considerando le accelerazioni incontrastabili di Rublev; Ruud non è riuscito a tener fede al piano tattico delineato pre-match, lasciando sempre l’iniziativa all’opponente russo e pagandone dunque le conseguenze.
Rublev prima sopra 2-1 e, pochi minuti dopo, trovatosi sul 4-1 con doppio break; norvegese non solo concessosi all’avversario dal punto di vista tattico, ma in generale tecnicamente sofferente in ogni situazione, soprattutto sul lato del rovescio, particolarmente falloso. Fendenti in cross da sogno di Rublev, sempre più in fiducia e mai domo in trance agonistica: doppio strappo meritato e parziale in cassaforte. Lodevole lo sforzo del nordico sul finire del set, con servizio tenuto annullando due palle break in conclusione di settimo game; Rublev non ha però lasciato scampo al rivale, inanellando prime e chiudendo sul 6-2.
LO SVOLGIMENTO
Secondo set iniziato con il piede giusto da Ruud, abile a tentare una reazione caratteriale e a puntar tutto sulle potenzialità del suo dritto; Rublev però in versione ‘macchina da vincenti’ tra secondo e terzo game, con break inevitabile in apertura. Nella circostanza specifica, norvegese apparentemente senza soluzioni, con davvero troppi errori a caratterizzare il suo tennis. Un’apparenza, appunto, in quanto Ruud ha messo a segno un repentino contro-break in occasione del quarto game; situazione confortevole per il moscovita, sul 40-15 al servizio, ma due risposte consecutive del norvegese, entrambe esplosive. Gioco ai vantaggi e pazienza persa per Rublev, falloso in uscita dal servizio: 2-2.
Svolgimento senza soluzione di continuità, con diverse palle break, annullate tra errori dei giocatori in ricezione e guizzi poderosi degli atleti al servizio. Potenziale punto di svolta nell’undicesimo game, con Rublev avanti 0-30 nel turno di battuta avversario; Ruud però carismatico e dominante con il dritto, propositivo e coraggioso, mai realmente in difficoltà: game a 30 e 6-5. Rublev sotto pressione, in crollo verticale: rapidissimo 0-40, contraddistinto da una demi-volée memorabile di Ruud. Il moscovita ha tentato di correre ai ripari con le solite prime, senza riuscirci concretamente. Risposta finale aggressiva del norvegese e 7-5.
L’EPILOGO
Terzo set partito bene per Ruud, abile mantenere il turno di battuta primordiale senza particolari grattacapi, seppur a 30. Proprio come accaduto nel corso del parziale precedente, primo break in favore di Rublev, al termine del quinto game, possibile punto di svolta, ma rimasto tale in potenza. Il moscovita ha subito il tennis di Ruud immediatamente dopo, nel sesto game, non riuscendo a chiudere le danze da 30-15 e servizio a disposizione; norvegese incredibilmente performante con il dritto a sventaglio, realisticamente il colpo in più: contro-break con tanto di risposta vincente come ciliegina sulla torta: 3-3.
Paradossalmente, dopo aver perso il settimo game e dunque psicologicamente in difficoltà, fame perfetto sfiorato dal moscovita; tre ace e un servizio vincente, a definire un nuovo equilibrio sul 4-4. Tra momenti infuocati e sprazzi di tennis di elevatissimo livello, regolarità dei servizi invariata e tie-break thriller. Primo mini-break tra le mani di Ruud, grazie a un passante lungolinea impossibile da gestire per Rublev, carente nei pressi della rete; mini-break restituito dal fato al russo, con un dritto spentosi sul nastro e tramutato in punto. Ruud ha palesato una mentalità da campione, non riflettendo sul punto perso, ma anzi conquistando il successivo: dritto lungolinea e smash a segno: 4-2. Per chiudere i conti, un ace esterno del nordico, incredibilmente al penultimo atto del ‘Torneo dei Maestri’: 7-6(5).