Nella mente di tutti è ancora impressa l’immagine di Matteo Berrettini con le mani sul volto per l’infortunio agli addominali e il conseguente ritiro nel match serale della prima giornata con Alexander Zverev. Si è concluso così il Day 1 delle Nitto Atp Finals di Torino. La prima giornata della prima edizione torinese era però già partita in precedenza con il successo in rimonta del numero 2 del mondo Daniil Medvedev ai danni della settima testa di serie del torneo: il polacco Hubert Hurkacz.
Ciò fa sì che nel Day 3, il secondo dedicato al Gruppo Rosso, il russo e il tedesco si affronteranno per garantirsi momentaneamente il comando del girone, in attesa di capire anche la situazione riguardante appunto il numero 1 d’Italia. I precedenti fra i due sono in perfetta parità, si sono infatti incontrati per dieci volte in carriera ed entrambi hanno vinto in cinque occasioni. Nelle ultime cinque contese, tuttavia, il 25enne di Mosca ha prevalso in ben quattro occasioni: l’ultima dieci giorni fa in semifinale a Bercy, quando ha concesso a Zverev solamente quattro games. Sarà infine la loro terza sfida alle Finals. Le altre due, avvenute nelle due stagioni precedenti, hanno visto il successo del teutonico nel 2019 e del russo nel 2020.
ANALISI DELLA PARTITA
Il già citato penultimo atto di Parigi-Bercy, essendo il più recente in ordine temporale, può aiutarci a capire meglio cosa è lecito attendersi. Premesso che lo Zverev visto nel primo set intensissimo con Berrettini è apparso lontano cliente, in senso positivo, di quello dominato dal Medvedev a Parigi poco meno di due settimane fa, bisogna sottolineare tutte le difficoltà avute da Sascha nell’ultimo precedente. Il 24enne di Amburgo sin dalle prime battute della semifinale in Francia ha provato a sfondare di ‘forza’ il russo, cercando di far prevalere la sua maggior potenza nello scambio. Il risultato? Medvedev si è sempre appoggiato in maniera eccezionale ai suoi colpi e lo ha costretto a tirare almeno un paio di soluzioni forzate all’interno di ogni punto. La lentissima superficie di Bercy non ha consentito al più piccolo dei fratelli Zverev di cambiare tattica in corsa.
IL RESOCONTO
Il tedesco è così incappato una serie di errori contro il ‘muro’ moscovita e ciò lo ha portato ad una durissima battuta d’arresto. Certamente la superficie molto rapida del Pala AlpiTour potrebbe essere un aiuto per il tedesco, specie per la sua battuta. Fondamentale sarà però la sua attitudine. Se dovesse, come a Bercy, farsi ingabbiare in lunghi scambi da fondo per lui le possibilità contro un avversario così consistente si ridurrebbero al lumicino. Se riuscisse, invece, a tenere gli scambi su una media inferiore ai 5 colpi per gran parte della contesa, le cose potrebbero cambiare drasticamente. Il campione degli Us Open, dal canto suo, dovrà ovviamente riproporre una performance simile a quella mostrata pochi giorni fa nella capitale transalpina. Le possibilità che ciò possa accadere sono certamente più elevate della complicata tattica a cui dovrà affidarsi il tedesco; in quanto quest’ultimo dovrà affidarsi anche a soluzioni a lui non affini per ottenere un successo. Il campione in carica delle Finals è quindi il favorito per la vittoria, nonché per la prima posizione nel Gruppo.